Monteveglio, giovane trovato morto alla fattoria San Rocco

Il cadavere all'interno di un macchinario agricolo, un trincia paglia. Indagano i carabinieri

Ragazzo morto a Monteveglio, sono intervenuti anche i vigili del fuoco

Ragazzo morto a Monteveglio, sono intervenuti anche i vigili del fuoco

Monteveglio (Bologna), 20 dicembre 2019 - È morto nel modo più atroce, mentre stava lavorando in un campo agricolo. Cinque giorni prima del santo Natale. I colleghi lo hanno trovato senza vita dentro un macchinario, un trincia-paglia, con le sponde di protezione alte oltre due metri. Ma sul come S.S., 27 anni di origini indiane, sia finiti lì dentro è una storia ancora da scrivere.

Tutte le ipotesi – anche la più violenta causata dall’intervento di terzi – sono al vaglio di carabinieri e procura che per l’intera giornata di ieri, hanno sentito familiari e colleghi del giovane operaio. La tragedia è accaduta attorno alle 11.30 nella fattoria San Rocco, in Valsamoggia.

«Non sappiamo cosa sia successo – le uniche parole arrivate dal caseificio –, siamo molti scossi». «Dal latte delle nostre mucche – si legge nel sito dell’azienda di via Stiore – al formaggio più buono del mondo. Una tradizione secolare». Un’eccellenza del nostro territorio, grazie all’impegno e al lavoro dei suoi dipendenti.

Come S.S., giovane con la testa sulle spalle, dicono da quelle parti. La mattina della tragedia era regolarmente al suo posto, il saluto ai colleghi, poi via nei campi come ogni santo giorno. A lavorare a stretto contatto con un trincia-paglia, macchinario che permette di sminuzzare le balle di fieno e distribuirle su un campo o per altre tipologie di utilizzi. Era da solo e da quel momento di lui non si è più saputo nulla. I colleghi, a metà mattina, hanno iniziato a cercarlo ma senza avere notizie.

E più passavano i minuti, più l’idea che gli fosse accaduto qualcosa di brutto cominciava a diventare concreta. Poi la terribile scoperta: il corpo senza vita dentro la macchina. Come è finito in quel cassone dalle sponde altissime, estratto solo grazie ai vigili del fuoco? Un incidente? Ovvero, si è sporto troppo per verificare un possibile guasto ed è precipitato? Un malore durante una fase di manutenzione? O c’è qualcosa di peggiore? Un’aggressione finita nel sangue? Oppure un suicidio? Un’indagine molto difficile, anche perché nessuno sarebbe stato con lui in quei frangenti. Rilievi e testimonianze sono al vaglio del nucleo Investigativo – intervenuto con i colleghi di Bazzano e del Radiomobile di Borgo Panigale –, diretti dal pm Stefano Dambruoso. 

AGGIORNAMENTO Il giovane si è suicidato

 

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