Dolce regalo per il Nettuno, altri 2mila euro dal gelato

La donazione di ‘Gianni’: "È il nostro simbolo" di Enrico Agnessi Art Bonus, come ottenerlo e avere uno 'sconto' sulle imposte IL NOSTRO SPECIALE Salviamo il Gigante Vuoi contribuire subito? Clicca qui per donare online con carta di credito o Paypal

Lepore con Davide De Simoni, gestore di uno dei punti vendita  della gelateria ‘Gianni’

Lepore con Davide De Simoni, gestore di uno dei punti vendita della gelateria ‘Gianni’

Bologna, 16 settembre 2015 - Tre ingredienti (ricotta, sesamo e scaglie di cioccolato), un gusto nuovo dal nome che dice tutto («Salviamo il Nettuno») e 2mila euro donati al Comune per il restauro del Gigante. Un’iniziativa semplice ma generosa, quella della storica gelateria Gianni, che ha partecipato così al restyling della fontana promosso dal nostro giornale. Il gusto è stato venduto in tutte le gelaterie della catena Gianni: da maggio, per un mese, negli esercizi in via Santo Stefano e in via San Vitale mentre nella storica sede in via Montegrappa è stato possibile sceglierlo fino al 10 agosto. 

Non solo coni e coppette: Gianni ha infatti deciso di aiutare il restauro del Nettuno con la vendita di magliette dedicate al Gigante: acquistando una t-shirt a 15 euro, tre euro di gelato in omaggio. «Ogni anno scegliamo di aiutare qualcuno o sostenere una causa importante – racconta Davide De Simoni, gestore della gelateria Gianni – quest’anno abbiamo scelto di inserirci in un progetto fondamentale per Bologna e salvare il simbolo della città, alla quale siamo tutti affezionati». Le prime due settimane di agosto, racconta De Simoni, «è stato un successo e posso dire che i clienti più curiosi sono stati gli anziani e i turisti». 

A ricevere il dolce contributo, l’assessore Matteo Lepore, che ringrazia la gelateria «non solo per aver dato una risposta economica ma per aver promosso una sensibilizzazione dei beni culturali». Prima di vedere il Nettuno restaurato passerà del tempo, ma il responsabile dell’Economia e della promozione della città rassicura: «Non abbiamo ancora stabilito un budget complessivo, possiamo però dire che siamo a metà della raccolta fondi».

di Enrico Agnessi

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