"Nuove squadre di spazzini in giro per i quartieri"

L’assessore Borsari: "Daranno informazioni e raccoglieranno segnalazioni dai cittadini"

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di Luca Orsi

Un "cambio di passo deciso" in tema di decoro e pulizia della città. Così era scritto nel programma di mandato del sindaco Matteo Lepore. Che ha ribadito l’impegno nell’intervista di ieri al Carlino, confermando l’introduzione dello "spazzino di quartiere" e l’arrivo di un "piano cittadino per avere maggiore pulizia e un miglior rapporto con la cittadinanza".

Gli spazzini di quartiere, spiega Simone Borsari, assessore con delega alla pulizia della città, "sono figure di operatori ambientali formati che gireranno per i quartieri e saranno punti di riferimento per i cittadini. Daranno informazioni e raccoglieranno segnalazioni su eventuali criticità. Oltre, naturalmente, a intervenire con azioni di pulizia in caso di necessità".

Si tratta, sottolinea Borsari, di "figure nuove, che vogliono essere il segnale di un salto di qualità nella cura capillare del territorio, nell’attenzione alla prossimità e nella relazione con i cittadini". Saranno squadre di operatori, riconoscibili, che su più turni si sposteranno sul territorio cittadino "e interverranno per la cura quotidiana dello spazio pubblico".

I dettagli sono in fase di studio con Hera. E sempre con la multiutility, spiega l’assessore, "è in corso un confronto per l’ulteriore miglioramento dei servizi ordinari di pulizia, di spazzamento e di pulizia delle isole ecologiche, in un nuovo contratto per la gestione dei rifiuti che fissi migliori standard di qualità" rispetto agli attuali.

Si tratta, commenta Borsari, "di azioni che seguono l’input forte dato dal sindaco, già previsto anche nelle sue linee di mandato".

La pulizia e il decoro della città "devono essere visti come un obiettivo primario dal gestore del servizio, dai cittadini, dalle imprese del territorio – si legge nel programma del sindaco –. Sono in gioco la reputazione di Bologna e la qualità della vita della nostra comunità".

Per fare questo "serve però un cambio di passo deciso, tanto in termini di impatto ambientale, per raggiungere quanto prima l’obiettivo nazionale del 65% di raccolta differenziata sull’intero territorio cittadino, quanto in termini di pulizia e decoro della città".

Fra le azioni previste c’è anche un nuovo Piano per il Decoro Urbano, che permetta di intervenire in maniera dinamica "nelle aree a maggior rischio o maggiormente sensibili, anche a scopo preventivo".

È prevista anche "una maggiore omogeneità" dei modelli di erogazione del servizio sul territorio, "assicurandosi che ogni utenza possa comunque usufruire di un servizio comodo e adatto al contesto urbanistico in cui vive".

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