Operaio muore precipitando dal ponteggio

Miz Mohamed Fawzi, 36 anni, stava smontando un’impalcatura in un cantiere edile a Ferrara

L'operaio morto sul lavoro in un cantiere di Ferrara

L'operaio morto sul lavoro in un cantiere di Ferrara

Bologna, 11 maggioo 2022 - Aveva il casco, lo indossava sempre, e anche l’imbracatura completa del sistema di ancoraggio, ma qualcosa deve essere andato storto e, quando l’operaio è scivolato, il cavo salva vita non ha evitato la caduta. Il volo da quattordici metri è stato fatale a Miz Mohamed Fawzi, 36 anni, egiziano, residente a Baricella, da oltre dieci anni in Italia, deceduto sul colpo mentre, ieri mattina, stava smontando l’impalcatura in via Borgo Punta a Ferrara, a seguito di un intervento a un condominio nell’ambito del Superbonus.

Aggiornamento Operaio morto dal ponteggio, verifiche sull’imbracatura

Per cause ancora in corso di accertamento da parte della polizia di stato e del Servizio di prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro, l’uomo avrebbe perso l’equilibrio cadendo dal ponteggio dell’ultimo piano. All’arrivo dei soccorsi, il cavo giallo salva vita, che avrebbe dovuto evitare il volo da quattordici metri, era ancora penzolante sopra al corpo dell’operaio. I colleghi di lavoro, alcuni dei quali coinquilini a Baricella del 36enne morto, hanno raccontato di aver sentito un rumore e poi, quando si sono voltati, hanno visto il loro amico a terra ormai privo di vita. Una giornata di lavoro come tante trasformata in un dramma nell’arco di una frazione di secondo. Dopo il volo fatale, uno a uno gli operai sono stati sentiti dagli agenti della polizia di stato. I colleghi di lavoro dello sfortunato 36enne hanno raccontato di essere arrivati di buon’ora, intorno alle 7, e di essersi messi all’opera come di consueto. Il loro compito era quello di rimuovere l’impalcatura per conto della ditta A&C di Baricella. Fawzi si occupava di questi interventi da oltre dieci anni, ed era considerato un lavoratore esperto. Prima della caduta, erano già stati rimossi tremila metri di impalcature.

Mancava una settimana e l’intervento sarebbe finito. L’operaio, come di consueto, ha indossato il corredo di sicurezza comprensivo di caschetto e imbracatura. Il tutto avrebbe dovuto essere collegato al ponteggio con un cavo. Ed è qui che qualcosa è andato storto. Probabilmente le indagini del pm di turno, Ciro Alberto Savino, si concentreranno sul funzionamento o meno dei sistemi di sicurezza. Non è chiaro se il controllo dell’imbracatura e del collegamento salva vita fosse soltanto appannaggio del 36enne, o ci dovessero essere ulteriori verifiche da parte di un addetto preposto a questo compito. Di sicuro, il cantiere verrà sequestrato per permettere tutti i rilievi necessari a stabilire l’accaduto. Sull’ennesimo incidente sul lavoro che ha spezzato una vita, interviene il primo cittadino Alan Fabbri: "Una notizia terribile per tutta la città – sottolinea il sindaco –: nel terzo millennio non si può morire sul lavoro, per lavoro".

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