Parco invaso dai topi, proteste a Santa Viola

I residenti: “Il nostro giardino condominiale confina con l’area verde e la sera vediamo i ratti sciamare verso il palazzo”

Barbara Colombari nel parco di Santa Viola

Barbara Colombari nel parco di Santa Viola

Bologna, 28 luglio 2016 - «Nel giardino condominiale del nostro palazzo, che confina con un parco pubblico, ed è separato solo da una siepe, vediamo spesso di sera scorazzare dei topi. È una vera e propria invasione. Noi residenti abbiamo fatto il possibile nel nostro spazio di competenza, ma ora tocca al Comune intervenire per arginare questo problema». È preoccupata Barbara Colombari, residente in via Melozzo da Forlì, zona Santa Viola, dove da settimane viene segnalata la presenza di una vera e propria colonia di topi che, dal parco pubblico vicino, si spostano nel giardino condominiale del palazzo al civico 37.

«Io abito qui dal 1998 e in 18 anni non ho mai visto una situazione del genere – racconta Colombari –. C’è una carenza generale legata alla pulizia. È il segno di una città amministrata male, allo sbando, dove non vengono più lavate le strade e quindi i topi proliferano in tutti i quartieri». Il dito puntato contro il Comune non è un caso, visto che i residenti del palazzo in via Melozzo da Forlì si sono attivati, tramite l’amministratore di condominio, per arginare il problema legato ai topi.

«Noi abbiamo provveduto a mettere le trappole, ma se tutto il contesto che ci circonda non è monitorato nello stesso modo il nostro lavoro diventa totalmente inutile e così i topi non si debellano – continua Colombari –. Ho fatto una serie di telefonate alla polizia municipale, che mi ha chiesto di rivolgermi a un ufficio del Quartiere di Borgo Panigale. Qui mi hanno detto che avrebbero fatto una segnalazione per monitorare la situazione, ma a oggi ancora non si è fatto sentire nessuno».

La paura dei residenti è che questa colonia di topi possa essere pericolosa per la salute, soprattutto quella dei bambini che frequentano e giocano nel parco. «È un problema serio legato alla salute pubblica, che il Comune non può ignorare – ribadisce la residente –. Io abito al primo piano e ho anche il timore che questi ratti possano entrare in casa e sono costretta a tenere le finestre chiuse, nonostante il caldo».

 

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