MASSIMO SELLERI
Cronaca

Pasqua 2024, la veglia di Zuppi: “Sbagliato cercare un Signore che ci fa star tranquilli”

La Messa della Veglia Pasquale si è celebrata nella notte del Sabato Santo, quando la Chiesa celebra la resurrezione di Gesù e la morte è vinta. Poi la liturgia della domenica

L'arcivescovo Zuppi durante la benedizione degli ulivi

L'arcivescovo Zuppi durante la benedizione degli ulivi

Bologna, 31 marzo 2024 – Il cardinale Matteo Zuppi invita a non credere a un Dio che promette una vita senza problemi se si seguono i suoi precetti. L’indicazione è arrivata durante la Messa della Veglia Pasquale che si è celebrata nella notte del Sabato Santo, quando la Chiesa celebra la resurrezione di Gesù e la morte è vinta. “Se cerchiamo un Signore che ci fa star tranquilli – prosegue l’arcivescovo – abbiamo sbagliato tutto e possiamo iscriverci a un’altra religione. Tanto ormai ci siamo abituati al fatto che ognuno fa un po’ come vuole aggiustandosi le cose a modo suo”.

Durante l’omelia il porporato tocca una questione che spesso dimenticata. È l’uomo che costruisce quella croce su cui venne inchiodato Gesù e su cui oggi vengono inchiodati altri uomini e il Signore è venuto proprio per togliere quei chiodi. “Il Signore è venuto per dare una risposta vera alla nostra fragilità. Una risposta che non è scappare dal male o inventarsi un’altra vita giocando con qualche immagine per acquistare a pacchi qualche like sui social. Se cerchiamo un Signore che ci faccia stare tranquilli abbiamo sbagliato tutto e possiamo iscriverci ad un’altra religione, tanto ognuno fa un po’ come vuole. Il Signore non fa finta e ti porta a vedere la vita come è portandoti sotto la sua croce che è anche la nostra per dare una risposta d’amore che va al contrario rispetto alle logiche del mondo. La vita va donata e regalala agli altri perché solo così la vita ha un valore”. Durante la messa sono stati conferiti anche i sacramenti dell’iniziazione cristiana ad alcuni adulti.

La messa di Pasqua

Nel pomeriggio Zuppi ha celebrato anche la messa del giorno di Pasqua, dopo che in mattinata la Basilica di San Pietro ha ospitato la Divina Liturgia in rito greco-cattolico a cui fanno riferimento i cattolici ucraini. “Abbiamo bisogno di Gesù in questa notte terribile del mondo. Questa mattina la cattedrale era piena di fedeli ucraini, quasi tutte donne, quanta commozione per il loro dolore, per i loro morti, per le loro paure. Abbiamo bisogno di lui in questa notte che acceca gli uomini tanto da distruggersi a vicenda, tanto da distruggere la vita. Lì e in tante parti del mondo, come la striscia di Gaza. Ha bisogno di noi perché è notte e perché ospitando lui ospitiamo l’umanità nei nostri cuori. Gesù spezza il pane con noi perché la notte non ci spaventi più e si riaccenda la speranza. Spezzando il pane con noi diventiamo tutti fratelli e solo così saremo uomini di pace".

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