REDAZIONE BOLOGNA

Pavimenti made in Mirandola nel maxi tempio coreano

Somec, con sede a San Vendemiano, ha contribuito alla realizzazione del Cheonwon Palace in Corea del Sud, grazie alla società mirandolese Budri. Pavimentazioni, rivestimenti ed elementi architettonici realizzati in marmi, onici e pietre semipreziose hanno contribuito a rendere il tempio un'opera di grande bellezza e raffinatezza.

Pavimenti made in Mirandola nel maxi tempio coreano

MIRANDOLA (Modena)

Somec, gruppo con base a San Vendemiano (Treviso), ha contribuito alla realizzazione del prestigioso Cheonwon Palace, in Corea del sud, grazie alla società mirandolese Budri. La divisione ‘Mestieri’ che progetta e crea interior personalizzati, ha contribuito alla realizzazione del centro spirituale asiatico con pavimentazioni, rivestimenti ed elementi architettonici. La meta religiosa e turistica si estende per 25 mila metri quadrati nella cittadina di Cheongpyeong nei pressi di Seoul, con "l’obiettivo di espandere la cultura e l’educazione alla pace globale’". Caratterizzato da un’imponente cuspide monumentale alta 30 metri, a capo di una torre d’ingresso, il Cheonwon palace vede il principale sviluppo edilizio proprio nel corpo centrale. Quest’ultimo, sovrastato da cinque grandi cupole, comprende quattro piani sotterranei e ulteriori tre in superficie. All’interno dell’edificio danno il benvenuto tre ampi pavimenti circolari: quello centrale, con un diametro di 18 metri, e i due laterali, di 6 metri ciascuno, che raffigurano immensi bouquet di fiori: rose, forsizie, gigli, hibiscus e crisantemi. Realizzati in marmi, onici e pietre semipreziose. Il perimetro della Main hall è incorniciato da 14 tappeti intarsiati in pietre. Infine, ai lati della Main hall si ergono scale elicoidali in marmo bianco di Carrara.

Il progetto è stato interamente realizzato nello stabilimento Budri in Italia, a Mirandola, per conto del main contractor Il Shin Stone Co. Ltd e successivamente posato in loco. Nel complesso, i lavori di costruzione del tempio sono durati 7 anni, dal 2017 al 2023. "La realizzazione di un’opera di tanta bellezza e raffinatezza ci riempie di orgoglio – afferma Oscar Marchetto, presidente di Somec –. Il mondo ha sete del ‘saper fare’ italiano".