Ecco la porta per il mondo Modernissimo in piazza Maggiore a Bologna

Iniziati i lavori della pensilina progettata da Mario Nanni: "Una lanterna di luce". Il nostro podcast sul cinema

Il rendering della pensilina di piazza Maggiore del Modernissimo

Il rendering della pensilina di piazza Maggiore del Modernissimo

Bologna, 24 novembre 2023 – Non poteva mancare un podcast de il Resto di Bologna sul nuovo cinema Modernissimo che compie oggi quattro giorni e svela finalmente un nuovo tassello della sua creazione: quello relativo alla "lanterna", la pensilina d’artista che segnerà l’ingresso in piazza Re Enzo, disegnata da marionanni. Lo raccontiamo oggi, ripercorrendo le vicende del cinema Liberty del 1915 e parlando con alcuni dei protagonisti di questa rinascita, dal direttore della Fondazione Cineteca Gian Luca Farinelli al presidente Marco Bellocchio , dallo scenografo Giancarlo Basili al designer marionanni. E la storia di questa nuova creazione superlativa, si può ascoltare narrata sul nostro sito. Da qualche giorno, poi, davanti al Modernissimo, dove un tempo spuntarono le Gocce – in era Guazzaloca –, è sorto un cantiere che circonda l’ennesima magìa modernissima.

Ieri è infatti cominciato il montaggio del nuovo ingresso immaginato da marionanni, che condurrà al Cinema Modernissimo e agli spazi espositivi della Cineteca nel Sottopasso. Una "lanterna", come la definisce il maestro della luce, approvata dalla Soprintendenza, che consentirà una discesa accessibile a tutti, con funzionalità per le persone con disabilità o con limitazioni motorie. In superficie, con una struttura il cui disegno appare quello di una grande "M", è segnalata la presenza del Modernissimo. L’accesso pubblico sulla pavimentazione di basoli rosa, la cui fine lavori è programmata per febbraio 2024, è in corrispondenza di una delle discese ai sottopassi novecenteschi. Marionanni ha immaginato "una discesa nella storia della città che diventa scenografia di ombra e di luce in continuo dialogo con il sole". L’insegna del cinema, sorretta da sostegni metallici, continuerà questo scambio con il sole, proiettando le sue ombre sulla pavimentazione della piazza durante la giornata e diventando sorgente di luce artificiale nelle ore notturne. "Il mio progetto che lascia inalterata la pavimentazione storica appoggiandosi sopra con modestia e rispetto del luogo – sono le parole di Marionanni – è come una porta che unisce luce naturale (sole, luna, stelle) a luce artificiale, una lanterna che diventi esperienza... lodiamo i tempi antichi per imparare a vivere nei nostri".

Una visione che riporta alla mente Diogene alla ricerca dell’uomo, di cui illumina dall’interno l’animo smarrito negli artifici e nelle convenzioni della vita sociale. "Scendendo le scale in cemento armato – prosegue il progetto del designer – veniamo accompagnati alla nostra sinistra da una parete colorata in rosso Bologna, esposta a sud, mentre alla nostra destra una parete in cemento armato inclinata a segnarci la via, e rifinita con tessitura da tela pittorica riceve sfumature di colore proprio attraverso il sole che entra all’interno, il pavimento della galleria disegnato appositamente coi colori dei bianchi e delle sfumature del blu e del nero che ci guidano verso la sala cinematografica come raggi luminosi fino ad arrivare al grande banco bar".

E se il progettista aveva in mente una "lanterna magica – aggiunge Farinelli – personalmente, a me ricorda la tenda di un accampamento, che la mia fantasia ha associato, da subito, a qualcosa di leggendario: la tenda di re Enzo, nella quale ha abitato prima che i bolognesi approntassero il suo palazzo". "Scendendo le scale – prosegue – si incontrerà il pavimento a mosaico di una villa romana". E se questa è la prima sopresa, i "tre tratti di strade romane saranno visibili nel Sottopasso, nel recupero del Cinema Modernissimo, nelle mostre che produrremo, nella programmazione della sala".

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