Bologna Pride, in migliaia al corteo dopo la violenta grandinata

Torna la parata dell’orgoglio omosessuale. Alcuni partecipanti sono rimasti feriti alla testa e alle gambe dai grossi chicchi piovuti con violenza

Pride, corteo partito dopo la grandine

Pride, corteo partito dopo la grandine

Bologna, 22 giugno 2019 - Il Pride non si è fatto fermare dalla violenta grandinata che si è abbattuta sulla città. Nonostante alcuni feriti alla testa e alle gambe dai grossi chicchi di grandine che hanno bersagliato la città, la parata dell’orgoglio Lgbtqi, la sigla che raccoglie le mille anime del mondo omosessuale, trans e queer della città, è partita dai Giardini Margherita al termine del nubifragio (foto). Vi hanno preso parte diverse migliaia di persone. 

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Per la prima volta il coloratissimo corteo si è spaccato in due. Da un lato gli organizzatori storici della manifestazione, dall’altro una serie di associazioni ‘ribelli’, tra cui spicca il Mit, il Movimento identità transessuali, che hanno scelto – non senza polemiche – di slegarsi dalla sfilata ufficiale e farsi il proprio ‘B-side Pride’.

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Lo slogan dell’edizione 2019 è ‘Sfondiamo i muri’, con evidente riferimento – anche nell’immagine ufficiale – al cinquantenario dei moti di Stonewall, la storica rivolta del mondo gay a New York nel 1969. Dopo il concentramento ai giardini, il corteo ha sfilato per via Santo Stefano, via Farini, via Castiglione, piazza di Porta Ravegnana, via San Vitale, piazza Aldrovandi e via Guerrazzi per poi, risalendo via Santo Stefano, per ritornare ai Giardini Margherita. 

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