Profughi ucraini a Bologna, apre l'hub in autostazione

L’Ausl: "Ultime verifiche in corso. Trasferita tutta l’attrezzatura". Il dirigente Pandolfi: "Già usati per fare i vaccini"

il direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell'Ausl, Paolo Pandolfi

il direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell'Ausl, Paolo Pandolfi

Bologna, 28 marzo 2022 - L’accoglienza riparte. Dopo l’incendio di venerdì pomeriggio scorso, che a seguito di un cortocircuito ha divorato parte della tensostruttura allestita in piazza XX Settembre per l’accoglienza dei profughi ucraini, costringendo all’evacuazione di una ventina di persone che si trovavano all’interno al momento dell’incendio (foto), oggi l’attività riparte sull’altro lato di via Indipendenza, all’autostazione. Dopo i rilievi e le valutazioni lampo di questi giorni infatti l’autostazione si è dimostrata essere il luogo ideale per raccogliere il testimone della tensostruttura, forte anche del presidio dell’Ausl per la somministrazione in loco dei vaccini.

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"Sul posto avevamo già un punto per la vaccinazione dei cittadini – conferma Paolo Pandolfi, direttore del Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl –. Si passa ora di emergenza in emergenza, sfruttando gli spazi per quella umanitaria e quindi l’accoglienza dei profughi ucraini. All’autostazione come Ausl in passato avevamo già colto l’occasione per effettuare i tamponi in loco e ora riprenderemo quegli stessi spazi per dedicarci allo screening delle persone accolte e al tracciamento sanitario anche per quel che riguarda la tubercolosi, nonché per le registrazioni anagrafiche dei profughi per il successivo rilascio dello status di straniero temporaneamente presente".

L’attività, dopo una serie di interventi avvenuti nei giorni scorsi, oggi riprenderà a pieno regime a partire dalle 14. "In mattinata verranno fatte le verifiche definitive – conclude Pandolfi –, per poi ri-cominciare. Fortunatamente possiamo contare sulla maggior parte delle attrezzature che si trovavano già nella tensostruttura e che si sono salvate dall’incendio. Le abbiamo trasferite. Abbiamo inoltre già definito di concerto con comune, Prefettura, Questura e, ovviamente, autostazione, anche tutti gli accordi per inserire negli spazi i servizi sociali e il presidio di polizia per le identificazioni finalizzate ai permessi di soggiorno. L’unica eventualità che resta da verificare sono le modalità di funzionamento della rete per i computer, ma sarà solo l’ultimo dettaglio".

f.z.

 

 

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