Sono saliti sulla gru che si trova in piazza della Mercanzia per protestare contro il carcere duro (l’articolo 41 bis) e a sostegno di Alfredo Cospito, l’anarchico condannato a vent’anni di reclusione per l’attentato alla Scuola Allievi dei carabinieri di Fossano (Cuneo) nel 2006: dopo una recente sentenza della Cassazione, da strage comune il reato è diventato strage politica, un crimine che come pena massima prevede l’ergastolo. Nell’attentato non ci furono vittime.
I due giovani, che appartengono alla galassia anarchica, sono saliti sulla struttura nella mattinata di ieri ma senza forzare lucchetti o inferriate. I ragazzi sono scesi dalla gru intorno alle 15,30.
Dall’alto della gru è stato fatto pendere un lunghissimo striscione con la scritta "il 41bis uccide. Alfredo libero, tutti liberi" e "Morte allo Stato". Gli altri attivisti che erano a terra hanno dato vita a un sit-in con casse acustiche e manifesti, tra via Rizzoli e piazza della Mercanzia, in una sorta di presidio proprio nei pressi della gru su cui sono saliti i due giovani per la loro azione di protesta. A delimitare l’area per monitorare la situazione sono arrivati i carabinieri ma anche i vigili del fuoco. Il tutto, comunque, si è svolto in maniera tranquilla per i due ragazzi che erano saliti sulla gru che sono poi scesi tranquillamente. Per loro non è scattata, al momento, nessuna denuncia. Gli uomini dell’Arma stanno procedendo alla loro identificazione e svolgendo le indagini. Il gesto di protesta attuato in piazza della Mercanzia ha avuto luogo anche in altre città italiane come sta accadendo già da diversi mesi.
Essendo l’ultimo week-end prima di Natale, il centro storico bolognese era molto affollato e la protesta dei ragazzi che, con ogni evidenza hanno ragionato anche su questo, è stata osservata dai tanti cittadini e turisti che transitavano nei pressi delle Due Torri.
Monica Raschi
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