Bologna, quadri trafugati da Goering. Il giudice dispone la confisca

Le opere ora si trovano a Belgrado. Assolte le tre esperte d'arte che erano indagate con l'accusa di impiego di beni di provenienza illecita

I carabinieri del Nucleo di Tutela patrimonio culturale  di Bologna

I carabinieri del Nucleo di Tutela patrimonio culturale di Bologna

Bologna, 23 novembre 2018 - Il Gup del Tribunale di Bologna, Gianluca Petragnani Gelosi, ha disposto la confisca degli otto quadri, dipinti da artisti come Tiziano e Tintoretto, che dopo la Seconda guerra mondiale furono sottratti dai nazisti, per conto del gerarca Hermann Goering, e consegnati alla Jugoslavia. Le opere sono attualmente al Museo nazionale serbo di Belgrado. 

L'inchiesta della Procura di Bologna punta ad ottenere la restituzione delle opere d'arte ma sarà complicato, visto che le autorità di Belgrado hanno già respinto le rogatorie dei pm italiani.

Il sequestro delle tele era stato disposto dal tribunale di Bologna nel 2016, l’inchiesta dei pm Valter Giovannini e Roberto Ceroni era riuscita a ricostruire la fuga illecita dei vari Carpaccio, Tiziano e Tintoretto, poi le rogatorie andate a vuoto.

Probabilmente le autorità di Belgrado non recepiranno la confisca, che quindi non potrà essere eseguita. Per sbloccare la situazione, quindi, dovrebbe entrare in campo la diplomazia.

Il gup ha assolto le tre esperte d'arte italiane (come chiesto dalla Procura) che erano indagate con l'accusa di impiego di beni di provenienza illecita, perché nel 2004 avevano esposto a Bologna i quadri nella mostra "Da Carpaccio a Canaletto, tesori d'arte italiana dal Museo nazionale di Belgrado', dopo averli ricevuti in prestito e poi restituiti.

 

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