
Nicola Stanzani ed Erika Seta criticano la decisione di Regione e Comune
Bologna, 2 giugno 2025 – Dopo la decisione di Comune e Regione di interrompere le relazioni istituzionali con Israele, e le parole di critica di Daniele De Paz, presidente della Comunità ebraica di Bologna arrivano anche le reazioni di Forza Italia.
"Le parole di De Paz di questa mattina non possono che essere condivisibili e destare preoccupazione. Sui terribili fatti della striscia di Gaza ci sono questioni storiche e di diritto che ci pare non vengano volontariamente lette e che, in ogni caso, come ha detto il ministro Tajani, non sono di competenza degli enti territoriali, Regione inclusa", dichiarano Erika Seta (coordinatrice regionale Azzurro Donna FI, Mariela Fuentes (vicecooordinatrice regionale AD), Annamaria Cesari (coordinatrice provinciale AD Bologna) e Costanza Bendinelli (coordinatrice Città di Bologna AD)
"Il provvedimento di de Pascale e Lepore, le innumerevoli marce e manifestazioni che, nel professarsi contro i morti di una guerra, folle come tutte le guerre, nascondono ben altro – proseguono – e sono di fatto esclusioni e condanne verso Israele, e fomentano quell’antisemitismo, mai davvero sopito".
"La decisione del sindaco di Bologna Lepore e del presidente regionale de Pascale di interrompere le relazioni con lo Stato d’Israele è, vista l’insussistenza di relazioni diplomatiche in atto, assolutamente inconsistente dal punto di vista istituzionale e senza alcuna utilità pratica, se non quella di contribuire ad esacerbare gli animi e alimentare ulteriori divisioni, anziché costruire percorsi di pace e di convivenza – dichiarano Lanfranco Massari, segretario di Forza Italia città di Bologna e Nicola Stanzani, capogruppo Forza Italia in Consiglio comunale –. Percorsi di pace di cui tutti gli abitanti di quella terra martoriata avrebbero finalmente bisogno".
"Non condivido e mi dissocio dalla decisione del presidente Michele de Pascale sulla interruzione delle relazioni con le istituzioni israeliane – , è il durissimo commento del giuslavorista ed ex deputato, Giuliano Cazzola –, tanto più per il fatto che questa decisione indurrà altre Regioni a proseguire in tale iniziativa che è nel contempo ridicola sul piano giuridico perché le Regioni non hanno la politica estera tra le loro funzioni E non risulta che la Regione Emilia-Romagna abbia interrotto i rapporti con le istituzioni russe né con quelle palestinesi".