Bologna, cartello al collo del rettore. Il pm chiede 13 condanne per il Cua

Il blitz all’Università risale al 2012: gli studenti del collettivo rischiano da 14 a 18 mesi di carcere

L’allora  rettore Ivano Dionigi con il cartello al collo

L’allora rettore Ivano Dionigi con il cartello al collo

Bologna, 12 aprile 2018 - All’epoca i giornali titolarono ‘Il rettore alla gogna’. Sì, perché i ragazzi del collettivo studentesco Cua fecero irruzione in rettorato e costrinsero con violenza l’allora rettore Ivano Dionigi a indossare un cartello con la scritta ‘Ivano Dionigi non vuole mettere i soldi’.

I fatti risalgono al 27 novembre 2012 e oggi il pm Antonello Gustapane ha chiesto la condanna per 13 attivisti del Cua: per i tre promotori del blitz, compreso lo studente che materialmente mise il cartello al collo di Dionigi, la richiesta è stata di un anno e sei mesi, mentre per gli altri dieci partecipanti è stato chiesto un anno e due mesi.

Gli imputati rispondono a vario titolo di violenza privata, interruzione di pubblico servizio, manifestazione non autorizzata. Ora parleranno le difese e la sentenza del giudice Luisa Raimondi è prevista per il 26 aprile.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro