Riders in sciopero, la protesta anche a Bologna

Venerdì 30 ottobre il presidio e il corteo, nel mirino il contratto. L'appello alla cittadinanza: "Per un giorno non ordinate cibo d'asporto"

Riders, la protesta a Bologna (FotoSchicchi)

Riders, la protesta a Bologna (FotoSchicchi)

Bologna, 29 ottobre 2020 - Sciopero, presidio e corteo. Scatterà domani, sotto le Due Torri come in diverse grandi città italiane, lo stato di agitazione dei fattorini riuniti sotto la sigla Riders Union Bologna.

Il motivo della nuova protesta, spiegano i portavoce di chi si occupa delle consegne, sta "nella firma alle nostre spalle, da parte dell'associazione datoriale Assodelivery e di un sindacato che non riteniamo per nulla rappresentativo come Ugl, di un contratto-truffa che mantiene la retribuzione a cottimo e non ci tutela in caso di infortuni o malattia".

Questo, "nonostante le istituzioni continuino a considerarci lavoratori indispensabili e nonostante i duri sforzi che ci impone la rivoluzione del delivery causata dalla pandemia".

La soluzione, secondo Riders Union, sta "in una nuova proposta alla città che presenteremo durante il presidio in piazza Nettuno, alle ore 19, prima di muoverci in corteo per le vie del centro storico". 

E, accanto alla richiesta alla cittadinanza di "prendere parte attiva alla protesta", è poi arrivata anche quella di "non effettuare per un giorno ordini di cibo d'asporto, per mostrare la giusta solidarietà a chi merita condizioni di lavoro più eque".

 

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