Rifugiati ucraini Bologna, a Zola Predosa un patto fra Comune e Confesercenti

Accordo per collocare chi fugge dalla guerra nelle aziende associate superando le trappole della burocrazia

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Zola Predosa, 21 maggio 2022 – Dopo San Lazzaro di Savena anche Zola Predosa ha sottoscritto con Confesercenti Bologna l’accordo quadro per promuovere l’occupazione dei profughi presenti su territorio del proprio comune. E se a San Lazzaro l’intesa puntava ad aiutare in modo particolare le profughe ucraine scappate dal loro paese in seguito alla guerra con la Russia, a Zola l’accordo riguarderà anche rifugiati giunti da altre aree belliche del pianeta.

L’iniziativa mira così al duplice obiettivo di accelerare l’inserimento dei nuovi arrivati nel tessuto sociale e di aiutare le aziende che, in questa fase, stanno facendo particolarmente fatica a trovare personale soprattutto nei settori dell’accoglienza e del turismo. Il tutto, all’interno di un percorso in cui legalità e diritti sono garantiti. Alla sigla dell’importante accordo, avvenuta qualche giorno fa, c’erano Norma Bai, assessora al Commercio di Zola, e Paolo Mazza, presidente di AssoHotel Confesercenti Bologna.

«Nella nostra città ci sono tante persone generose – sottolinea l’assessora zolese Norma Bai – e anche tanta capacità imprenditoriale. Prova ne è il successo della Fiera del Lavoro e la presenza di un luogo, come Villa Edvige Garagnani, deputata la lancio delle start-up. Questo accordo con Confesercenti va incontro alle esigenze delle aziende turistiche zolesi, come pubblici esercizi e alberghi, che fanno fatica a trovare manodopera. Il Centro per le Vittime, che di recente ha aperto una sede a Zola, farà da interfaccia con i profughi nella raccolta dei curriculum e nella loro traduzione, nel disbrigo delle pratiche amministrative per i profughi e nella verifica della loro situazione sanitaria".

«Anche i comuni di Castenaso e Bologna – rivela Massimo Zucchini, presidente di Confesercenti Bologna – si apprestano a siglare lo stesso accordo quadro. Si tratta di un progetto ampio, aperto a tutta la Città Metropolitana che, attraverso il nostro servizio Cescot Lavoro punta a favorire l’incontro tra chi cerca un lavoro e le imprese del settore del turismo che cercano manodopera con cui affrontare la stagione estiva dopo le chiusure per Covid. La stessa struttura gestirà l’inserimento al lavoro dei profughi con corsi di aggiornamento professionale".

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