Rimini frena: "Fusione fiere? Non per forza"

Nozze sì, ma non a tutti i costi. In una eventuale fusione delle fiere di Rimini e di Bologna, per il neo primo cittadino riminese, Jamil Sadegholvaad, "dovranno essere salvaguardati gli interessi della mia città, così come Matteo Lepore, giustamente, salvaguarderà quelli di Bologna".

Sadegholvaad, ieri a Talk 24 di Tele Romagna, ha spiegato di non essere un campanilista, "che bisogna guardare avanti e rafforzare il nostro sistema fieristico però c’è un tema di governance e c’è un tema di adeguata valorizzazione della fiera di Rimini in un contesto di fusione con Bologna". Quindi, ha argomentato ancora il neo sindaco, "il tema è vedere se questa fusione è nell’interesse delle fiere stesse, di Rimini, di Bologna e del sistema emiliano-romagnolo. Da un punto di vista di politica industriale questa fusione s’ha da fare perché credo sia nell’interesse delle nostre fiere. Ne nascerebbe – spiega – il primo gruppo fieristico italiano e il terzo a livello europeo, però non a tutti i costi".

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