É finita l’attesa per la risonanza magnetica alla testa che andava avanti da più di un mese per Giuseppe Tripisciano, 46 anni, malato oncologico: sarà effettuata domani, all’ospedale Sant’Orsola.
L’uomo, impiegato, papà di una bimba di sei anni, residente nel Bolognese, si era rivolto al Carlino dopo aver aspettato la chiamata per l’esame per oltre trenta giorni. A sbloccare la situazione l’intervento dell’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini colpito dalla situazione dell’uomo.
Tripisciano, come aveva raccontato alla nostra testata, aveva "iniziato ad avere problemi particolari alla vista: la sensazione è quella di avere aghi con punture molto forti, dolori improvvisi che duravano pochi secondi che mi hanno preoccupato. Quindi il mio medico di famiglia – aveva chiarito – mi ha prescritto una visita neurologica urgente e lo specialista che mi ha visitato mi ha detto di fare con urgenza una risonanza magnetica angio con contrasto alla testa. Ha fatto lui la prescrizione e il mio medico la richiesta".
L’impiegato aveva spiegato di avere provato attraverso il fascicolo sanitario a prenotare "ma non me l’ha fatta fare, quindi mi sono recato al Cup e mi hanno detto che non c’era posto. È stata attivata la presa in carico quindi entro dieci giorni avrebbero dovuto chiamarmi. Ho aspettato ma non è successo nulla, quindi ho rifatto le richieste altre due volte e ogni volta è stata effettuata la presa in carico, con tanto di codici. Ho atteso dieci giorni ogni volta, ma sono ancora qui – aveva affermato –. Dal Cup, gentilmente, mi è stato fornito un numero per fare un sollecito, e l’operatrice mi ha riferito che la presa in carico c’è".
Ma non era successo nulla dopo trenta giorni. Tripisciano aveva sottolineato di non essere in grado, da un punto di vista economico, di sostenere la spesa per una risonanza in regime privatistico. Da qui la decisione di rendere pubblico il problema, scrivendo anche all’Azienda Usl di Bologna.
Finalmente l’attesa è finita con grande commozione dell’uomo, un sorriso e tante parole di gratitudine non solo per sé, ma anche a nome della sua bambina.
m.ras.