Rogo nel bosco, scoppiano due ordigni bellici

Si sospetta un’azione dolosa. Sul posto nove squadre dei vigili del fuoco e l’elicottero. Gli ultimi focolai spenti in tarda serata

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Un incendio, l’ennesimo, ha devastato e arso le campagne di Vado, frazione appenninica di Monzuno per tutta la giornata di ieri e c’è l’ombra del dolo. L’incendio sarebbe scoppiato in un canalone boschivo su una montagna che sovrasta la piccola frazione di Vado. Il primo allarme è stato lanciato verso le 12 di ieri da alcuni residenti. Questi, infatti, hanno prima iniziato a sentire un’odore acre e pungente provenire dalla finestre poi si sono affacciati e hanno notato una densa coltre di fumo provenire dalla montagna. A quel punto è stato lanciato l’allarme al 115 che ha inviato svariati uomini e mezzi sul posto.

I primi ad arrivare sul luogo sono stati i pompieri del distaccamento di Monzuno e, poi, in aiuto, sono state mandate altre nove squadre dei vigili del fuoco, con anche l’ausilio dell’elicottero, i carabinieri forestali locali e un team della Protezione civile. Il fuoco ha, poi, causato anche l’esplosione di due ordigni della Seconda Guerra Mondiale che erano rimasti sepolti nel bosco, sottoterra, all’insaputa di tutti.

Il calore del fuoco ha provocato la deflagrazione di queste due bombe che, per fortuna, sono esplose senza che ci fossero persone vicino e, dunque, senza ferire nessuno.

Il lavoro di spegnimento del rogo, suddiviso, come spesso capita e come era capitato settimane fa a Vergato, in diversi focolai è stato lungo, faticoso ed è durato per tutta la giornata di ieri. L’elicottero, infatti, ha sorvolato e inondato la montagna per ore, ma a causa della fitta vegetazione e dell’impervietà della zona, i pompieri hanno dovuto raggiungere alcuni punti a piedi tramite una salite molto scoscesa.

Ad aggravare la situazione un vento persistente che ha soffiato sul paese quasi tutto il giorno. Nessuno, però, è stato fatto evacuare vista la lontananza del focolare dal centro abitato di Vado. Nell’area oltre alle abitazioni, passano importanti arterie, come l’autostrada Direttissima e la ferrovia, che, per fortuna, non sono state interessate dalle fiamme.

Sul posto, per tutto il giorno, anche il sindaco Bruno Pasquini: "Vigili del fuoco e Protezione civile si sono coordinati alla perfezione permettendo un’azione mirata nel più breve tempo possibile. Nel primo pomeriggio tutti i focolari principali erano stati spenti grazie a un impegno instancabile di questi eroi. Gli ultimi focolari, quelli difficili da raggiungere, sono stati spenti nel tardo pomeriggio. La situazione verrà, comunque, monitorata dai pompieri anche domani (oggi per chi legge, ndr) per scongiurare che le fiamme si riaccendano. L’autobotte è stata riempita con l’idrante della piazza".

Stando ai primi rilievi e a quanto dichiarato da chi è intervenuto pare che il rogo sia doloso.

Zoe Pederzini

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