Sagra del tartufo, la siccità non ferma la festa

I prossimi due week end appuntamento con il re del sottobosco. Gli organizzatori: "La materia prima c’è nonostante l’estate senza pioggia"

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Feste rinascimentali, funghi porcini e… Sagra del tartufo. In attesa dei marroni. A Castel del Rio non si ferma la programmazione degli eventi e, dopo il bagno di folla per le celebrazioni legate al più noto dei funghi commestibili, scocca l’ora del re del sottobosco. Due fine settimana, il 10-11 e 17-18 settembre nella solita tensostruttura allestita nell’ex campo sportivo alle spalle di Palazzo Alidosi, per l’undicesimo sigillo dell’appuntamento. Una manifestazione realizzata dalle associazioni del paese dell’alta Vallata del Santerno tra cui spiccano quella culturale alidosiana, il gruppo sportivo e i cacciatori. Confermatissima l’ormai collaudata formula di accesso senza prenotazione e con menù fisso.

"Scelte che si sono rivelate ideali e particolarmente gradite ai partecipanti – commenta Cristian Bertozzi, presidente del sodalizio organizzativo –. Con prezzo abbordabile per una serie di proposte abbondanti e di qualità".

Dall’antipasto di crostini misti al tartufo, abbinati alla vellutata di patate e al nido di uova di quaglia su letto di fonduta, al bis di primi. Un trionfo di tagliolini e maccheroncini panna, speck e tartufo. Spazio poi alla fantasia di secondi con roast beef e polenta fritta tartufata con pecorino di Pienza. Disponibili anche le opzioni senza tartufo e gluten free. Con una novità. Gli amanti dei gustosi tortelli, coperti da quella spolverata di scaglie del prezioso ingrediente, possono cerchiare in rosso sul calendario la data del 17 settembre. Sarà, infatti, questa l’unica occasione per godere della raffinata combinazione. Stand gastronomico aperto a cena, dalle ore 19 alle 22, e per pranzo dalle 12 alle 14 in versione domenicale. E fervono i preparativi nell’immediata vigilia.

"Le criticità maggiori derivano dal costo elevato del tartufo dopo un’estate contrassegnata da poche piogge e alte temperature – continua Bertozzi –. Cifre ormai stellari, ma il reperimento non è a rischio. Ne ordiniamo una quantità compresa nella forbice che va dai 20 ai 30 chilogrammi. Siamo reduci dal grande successo della sagra del porcino. Vogliamo dare continuità a questo positivo filone che, dopo il periodo pandemico, fa rima con la ritrovata normalità. Il gruppo di lavoro è più o meno lo stesso delle altre iniziative. Un’oleata macchina organizzativa che ha affinato tempi e logistiche di preparazione".

Tanti gli spettacoli a corredo. Dal tandem Gem Boy-Nearco, sul palco rispettivamente il 10 e 11 settembre, all’accoppiata Nodimora e Le comete di Romagna nel week end successivo. "Un taglio giovane per gli spettacoli della festa. Vogliamo restare in linea con l’età media dei nostri avventori – conclude Bertozzi –. Il colpaccio Gem Boy, band di richiamo nazionale, è un regalo che ci facciamo ed estendiamo a tutta la vallata".

Mattia Grandi

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