Salvatore Giantomasi trovato morto in casa a Bologna. Chi era

La vittima aveva 63 anni. La porta dello studio era chiusa dall’interno, niente segni di violenza sul corpo. Il dramma della solitudine: nessuno l’ha cercato. Deceduto da 10 giorni, ora si cerca la moglie

Bologna, 3 agosto 2022 - Salvatore Giantomasi aveva 63 anni. E la sua morte pare legata all’ennesimo, triste, dramma della solitudine .

L’uomo, residente nel bolognese da parecchi anni, assegnatario regolare di un alloggio Acer, era morto da giorni prima di essere ritrovato, in casa, dai pompieri. Forse, dopo più di dieci giorni dal decesso.

I carabinieri intervenuti, l’altra sera, nel condominio di via Santa Caterina 3
I carabinieri intervenuti, l’altra sera, nel condominio di via Santa Caterina 3

Nessuno si è chiesto dove fosse finito Salvatore? Nessuno che, senza troppa insistenza, lo abbia cercato per poi preoccuparsi di non averlo trovato o sentito di recente? Si direbbe di no, stando a quanto accaduto.

Erano quasi le 21 di lunedì quando, davanti al civico 3 di via Santa Caterina, quasi all’angolo con via Ca’ Selvatica, è arrivato il camion dei vigili del fuoco : i residenti si erano allarmati sentendo una puzza strana. All’arrivo dei vigili del fuoco e dei sanitari del 118, con un’ambulanza, un’automedica e addirittura tuta bianca e maschera isolante, è stata forzata la porta dello studio per entrare nell’appartamento. Appartamento che, stando a quanto appurato, era sigillato dall’interno da diversi giorni, forse addirittura settimane. Morto in casa da giorni in centro a Bologna: i vicini chiamano i pompieri

I pompieri si sono trovati davanti una scena raccapricciante: all’interno dello studio, il 115 ha trovato il cadavere di Giantomasi in avanzato stato di decomposizione , con la puzza insopportabile arrivata a farsi sentire fin dalla strada. Poco dopo, sempre sul posto sono, sono arrivati anche i carabinieri, con due pattuglia del nucleo radiomobile, a cui poi si sono aggiunti gli uomini del Nucleo Informativo e i colleghi della stazione di Bologna Centro.

I militari si sono avvicendati su e giù per le scale, hanno sigillato il portone d’ingresso dell’appartamento e hanno fatto tutti i rilievi del caso. Stando a quanto riferito dalle forze dell’ordine l’uomo era morto almeno da dieci giorni e, anche a causa del caldo, la decomposizione era in stato avanzato. La porta era chiusa dall’interno e non c’erano segni apparenti di violenza sul corpo dell’uomo. I carabinieri, dunque, propendono per un decesso dovuto forse ad un malore .

Giantomasi era una persona molto riservata e di lui si sa poco. Certo è che aveva alcuni parenti, uno nel bolognese, con cui non si sentiva e non aveva rapporti, come testimoniato dai carabinieri. Era titolare, da qualche anno, di una ditta in proprio, la Edilmanutenzioni, che offriva servizi di vario genere: dall’idraulica alla manutenzione edile, dalle opere murarie agli impianti elettrici. Giantomasi era sposato con una donna thailandese che appare, dall’anagrafe, come sua convivente in via Santa Caterina 3, ma che al momento non risulta raggiungibile.

I carabinieri sul posto (Fotoschicchi)
I carabinieri sul posto (Fotoschicchi)

"Io e mia moglie non vedevamo uscire nessuno da un po’ e non sono tanti gli appartamenti in questo stabile: siamo in pochi – racconta un residente del palazzo, ancora sotto choc per quanto avvenuto –. Era almeno un mese che non vedevamo Salvatore, anche se non ci incontravamo spesso. Dopo aver sentito quell’odore farsi sempre più forte e acre, ci siamo allarmati e abbiamo chiamato i pompieri insieme a un altro inquilino. Ma mai ci s aremmo aspettati di scoprire una cosa simile... Pensi sempre che cose come questa non possano capitare a te o nel tuo condominio, pensi sempre che non ci si deve allarmare per tutto, che è estate e che la puzza possa provenire anche dai cassonetti della spazzatura. Ma i nostri timori erano fondati, purtroppo".

Al momento le forze dell’ordine propenderebbero per una morte dovuta a cause naturali. In ogni caso, visto lo stato del cadavere, nella serata di lunedì, ovvero immediatamente dopo la scoperta, non è stato facile ricostruire qualcosa in più. I carabinieri hanno ascoltato fino a dopo la mezzanotte i condomini. Verso l’una e mezzo del mattino, poi, sono arrivati i necrofori che hanno portato via il corpo di Giantomasi, nel silenzio.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro