
La porta sfondata e coperta di sangue. Nella foto piccola Salvatore De Siena
Bologna, 15 novembre 2024 – "Si è lanciato contro di me, con il coltello in mano, ha sferrato più colpi. Sono riuscito a chiudermi in casa all’ultimo momento". La scena, da Shining, la racconta Salvatore De Siena, cantante del gruppo folk punk ‘Il parto delle nuvole pesanti’ e avvocato. Residente con la famiglia nel cuore della Bolognina, in via Fioravanti, De Siena qualche settimana fa è stato, suo malgrado, vittima di una ‘nottata di ordinaria follia’, scatenata nel suo palazzo da un ospite dell’inquilina del piano di sopra, "una ragazza molto problematica, con una bambina di cinque anni", come spiega. I fatti risalgono a qualche tempo fa, ma sono emersi ora dopo che il cantante ne ha anche parlato in un incontro in Quartiere.
"La premessa – spiega – è che dal 2017, da quando l’appartamento al piano di sopra è stato affittato a questa donna, non abbiamo più avuto pace. Il compagno spacciatore è stato arrestato nel 2021 con mezzo chilo di cocaina, poco dopo un altro suo amico è morto d’overdose nell’abitazione. Un contesto molto difficile, nel quale è nata e sta crescendo una bambina, che vive tra gli escrementi, perché hanno anche un gatto, di cui nessuno si occupa. In più, il via vai di pusher è continuo e non mancano le risse, anche violente, dentro e fuori l’abitazione". In questo contesto, "una mattina di qualche settimana fa, era l’alba, siamo stati svegliati da grida feroci – racconta ancora De Siena –. A casa, con me, c’erano mia moglie, i nostri tre figli e due ospiti, studenti algerini. Mi sono affacciato sul pianerottolo a vedere cosa stesse accadendo e mi sono trovato davanti una scena agghiacciante: la ragazza con il braccio la bambina che correva giù per le scale, inseguita da quest’uomo, completamente coperto di sangue e fuori di sé, che brandiva un coltello e gridava, in arabo (hanno tradotto i miei amici), ‘ammazzo te e tua figlia e raggiungiamo mio fratello in cielo’".
De Siena ha fatto immediatamente entrare in casa mamma e figlia: "È stato un istinto naturale. Lui, a quel punto, si è lanciato contro di me, tentando di uccidermi. Non riuscivo neppure a muovermi bene, reduce da un intervento all’ernia. Sono scampato alle coltellate chiudendomi la porta dietro. Lui ha preso a fendenti pure quella, è riuscito a distruggere anche la serratura. Solo perché eravamo in cinque a reggerla non è riuscito a sfondarla. C’era sangue ovunque". Dopo venti minuti di panico, "aspettavamo l’arrivo dei carabinieri, che sembrava non arrivassero mai", dice ancora, "abbiamo sentito del silenzio. Dallo spioncino, ho visto che l’uomo aveva lasciato il coltello e preso un bastone, con cui è andato a picchiare le persone alla fermata del bus. Ha colpito una donna in testa, quella pare la conoscesse, ma si è accanito con tutti, finché non è stato bloccato e ammanettato".
Un episodio che, per De Siena e la sua famiglia, ma anche per tutti gli altri abitanti del palazzo, "è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Non possiamo vivere nella paura. Abbiamo sporto denunce, parlato anche con i servizi sociali, chiedendo loro perché non prendono in carico la bambina. Hanno risposto che aspettano il tribunale dei Minori. Abbiamo parlato con la proprietaria di casa, dice che non vuol sfrattare la ragazza perché tanto, con una bambina, non riuscirebbe mai a mandarla via, tanto vale continuare a prendere l’affitto. Visto questo scaricabarile, abbiamo deciso di passare alle vie di fatto: stiamo preparando un esposto (sto raccogliendo le firme dei condomini) contro l’inquilina e anche contro la proprietaria di casa, che con le sue omissioni ha causato tutto questo".
L’esagitato, quella notte è stato denunciato dai carabinieri: viste le ferite che gli aveva inferto la donna e che si era procurato da solo, è stato portato all’ospedale in codice di media gravità.