Bologna, la ragazza dei record. Da lei dipende tutta l’acqua che c’è

Sara Pistolato, 30 anni, ingegnere ambientale di Enel, si occupa del funzionamento di quindici impianti idroelettrici e di cinque grandi dighe

Sara Pistolato, 30 anni, è ingegnere ambientale. Si occupa delle dighe di Suviana, Santa Maria, Scalere e Pavana

Sara Pistolato, 30 anni, è ingegnere ambientale. Si occupa delle dighe di Suviana, Santa Maria, Scalere e Pavana

Camugnano (Bologna), 17 giugno 2018 – È la signora delle acque e dei fluidi movimenti che diventano energia. Il funzionamento di quindici impianti idroelettrici tra le province di Bologna e Forlì-Cesena e di cinque grandi dighe tra cui quella di Suviana, Santa Maria, Scalere e Pavana, dipende da lei. Sara Pistolato, 30 anni, ingegnere ambientale, nel suo settore, regno maschile per eccellenza, è una da record. È infatti l’unica donna e per di più così giovane in tutta la penisola a ricoprire questo ruolo importante all’interno di Enel green power. Oltre a lei c’è soltanto Anna Bassu, che svolge le medesime funzioni di responsabile di centrali, in un’isola però, in Sardegna. Essendo veneziana d’origine, per Sara Pistolato, doversi occupare di gestione delle acque sembrava quasi scritto nel destino. Ed è stata proprio la sua assunzione in Enel, avvenuta nel dicembre 2014, racconta, ad averle cambiato la vita.

«Da bambina sognavo di fare l’astronauta o il vigile del fuoco – racconta - . Poi, crescendo, mi sono appassionata alle grandi opere e alla progettazione eco-sostenibile. Così mi sono iscritta a ingegneria ambientale». Dopo essersi laureata, non a caso, su temi riguardanti la gestione delle risorse idriche e la progettazione di opere idrauliche, il primo contatto con Enel per uno studio sull’uso dell’idrogeno per la produzione di energia elettrica. In seguito l’assunzione con contratto di apprendistato con mansioni di tipo gestionale. Poi nel giro di due anni, una carriera rapidissima. «È che mi piace molto e che richiede competenze di diversa natura, tecniche, gestionali e organizzative – spiega - . Mi occupo infatti di tutte le attività che riguardano gli impianti, in funzione delle necessità di produzione di energia elettrica. Poi ci sono anche gli aspetti manutentivi relativi al funzionamento meccanico delle dighe».

Un’attività che oltre alla complessità delle mansioni prevede anche un carico rilevante di responsabilità, soprattutto a fronte delle emergenze derivanti dalle variazioni delle condizioni meteorologiche. «In caso di necessità, siamo operativi 24 ore su 24 – racconta - . E’ accaduto un bel po’di volte nei mesi scorsi, durante questo mio primo inverno nell’Appennino bolognese che è stato molto impegnativo. In particolare con neve e gelo occorre presidiare le centrali giorno e notte». Nel suo lavoro, Sara Pistolato conta sulla collaborazione di ventisei colleghi, tutti uomini, con i quali è riuscita a costruire subito, racconta, un ottimo rapporto. «Siamo un gruppo di persone motivate – sostiene – con i quali condividiamo il desiderio di raggiungere insieme gli obiettivi aziendali. Di ciascuno cerco infatti il più possibile di far uscire il lato migliore». Il tutto con uno sguardo attento anche al territorio, all’interno del quale una centrale occupa sempre un ruolo rilevante. «I sindaci sono i nostri principali interlocutori – racconta - , sia in caso di emergenze sia per dare il nostro contributo all’organizzazione di visite guidate e di manifestazioni aperte al pubblico». D’altra parte, da veneziana doc, per Sara Pistolato il fascino dell’acqua è una passione assolutamente da condividere.

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