Scuola Bologna: il comune studia gli accorpamenti. Ma famiglie e prof sono contrari

Rivoluzione in vista negli istituti comprensivi del Quartiere, ma il Provveditorato non è stato ancora consultato

Bologna, 21 ottobre 2022 - "È un’operazione scellerata" si lascia sfuggire una prof della media Fontana davanti alla proposta del Comune, con l’assessore alla Scuola Daniele Ara, che sposta istituti come nel risiko, facendo saltare stradari e piani dell’offerta formativa. La partenza: anno scolastico 2023-2024. Santo Stefano e Porto-Saragozza i quartieri coinvolti; comprensivi 8 di via Ca’ Selvatica; 19 di via D’Azeglio e 20 di viale Dante gli interessati al ’dimensionamento’, dove il Comune decide sotto quale comprensivo sistemare materne, elementari e medie.

L’assessore alla Scuola, Daniele Ara
L’assessore alla Scuola, Daniele Ara

A dare il via a un’operazione bocciata da genitori e docenti dell’ic 8 e dell’ic 19, è il polo Carracci: elementare nuova e media, ospitata da un decennio nella media Guinizelli di cui è la succursale. Entrambe le medie fanno parte dell’IC8 con le elementari Armandi Avogli, XXI Aprile e Bombicci. Secondo l’ipotesi di Ara, il blocco Carracci e l’elementare Armandi Avogli vengono staccate dall’IC8 per passare all’IC19 che, a sua volta, cede l’elementare Cremonini Ongaro all’IC20 che ha già le elementari Fortuzzi e Carducci e la media Rolandino. All’IC19 restano l’elementare Longhena e la media Fontana che, però, perde la sua elementare di riferimento: le Cremonini Ongaro le mandano più dell’80% dei primini che, con la nuova organizzazione, andranno alle Rolandino.

La nuova elementare Carracci sarà la scuola parcheggio delle Armandi Avogli da abbattere e ricostruire. Portata avanti da Ara, l’operazione vede l’appoggio del presidente del Porto Saragozza, Lorenzo Cipriani, ma è rifiutata dai consiglieri di Fd’I, Manuela Zuntini (Comune) ed Enrico Cevolani (Porto-Saragozza). C’è un convitato di pietra: il Provveditorato, mai consultato, che deve dire la sua su molti aspetti non secondari. Tra le ragioni addotte dal Comune: spostare tutto l’IC19 sul Porto Saragozza (ora a metà con il Santo Stefano) e il ridimensionamento dell’IC8. Due conti: il ‘vecchio’ IC8 conta 1.434 ragazzi; il nuovo, 1.074. Gli eccedenti rimpolpano l’IC19 (da 899 a 938) e l’IC20 (da 1.127 a 1.448).

"È una proposta inaccettabile – tuona la preside dell’IC19, Giovanna Facilla nato dieci anni per volete della giunta Merola –. Questo comprensivo funziona benissimo: la media Fontana privata delle Cremonini è destinata a morire. Inoltre, così salta la continuità didattica e l’offerta formativa di qualità che ci caratterizza. Non si può ‘distruggere’ una scuola che funziona e che viene richiesta dalle famiglie". "Condivido le preoccupazioni dei genitori che abitano nella zona Stadio/Meloncello, tra via Saragozza e via Andrea Costa - osserva Nicola Longhi, del Comitato Genitori XXI Aprile "Scuola Futura". Nonostante siano vicini ad Avogli e Longhena non possono frequentarle per stradario e temono si ripresenti lo stesso scenario con le Carracci che storicamente appartengono all’ottavo e che da tempo sono attese come la soluzione alla pressione su Bombicci e XXI Aprile sul fronte delle primarie e, su quello delle medie, sono un enorme miglioramento rispetto alle Guinizelli molto lontane".

 

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