Bologna, Covid a scuola. L’Ausl: "Nessun allarme"

Davide Resi, epidemiologo del Dipartimento di Sanità pubblica: "Summit in Regione con i dirigenti degli istituti bolognesi"

Alunni durante una lezione e Davide Resi del Dipartimento di Sanità pubblica

Alunni durante una lezione e Davide Resi del Dipartimento di Sanità pubblica

Bologna, 25 settembre 2022 - Ad appena una settimana dalla riapertura delle scuole di registrano già alcuni casi di contagio da Covid tra alunni e studenti della città. Situazione che ha messo in allarme i genitori che, pochi giorni dalla riavvio delle lezioni, si ritrovano con i bambini a casa a causa del virus.

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"Siamo monitorando la situazione per fasce di età, mentre le scuole lo stanno facendo dal punto di vista delle assenze e, al momento, possiamo dire che non ci sono stati rimbalzi significativi per quanto riguarda i contati nelle scuole, non ci sono ancora criticità – spiega Davide Resi, epidemiologo del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl di Bologna –. Bisogna però dire che noi vediamo solo una parte della realtà".

Resi specifica cosa intende: "Quest’anno non c’è nessun vantaggio se il bambino è stato contagiato. Nel senso che prima c’erano i congedi per i genitori, scattava subito la didattica a distanza. Adesso tutto questo non c’è più, quindi se il familiare fa fare al figlio un tampone in casa e risulta positivo con ogni probabilità non gli effettuare anche quello in farmacia e rende noto il caso: aspetta che ritorni negativo e basta".

Per quanto riguarda le previsione autunnali, Resi non ha molti dubbi sul fatto che la curva epidemica sia destinata a risalire: "Siamo tutti al lavoro, si va al cinema, ristorante, le scuole sono riaperte un aumento dei casi è quasi inevitabile, ma l’importante è che gli ospedali tengano e questo avverrà perché c’è un altissimo numero di persone immunizzate, tra chi ha effettuato il vaccino e chi ha contratto il virus".

Relativamente alla riunione intercorsa tra il Dipartimento di Sanità dell’Ausl e quello della Regione, Resi precisa che si è trattato di un incontro all’interno del quale sono stati chiariti alcuni dubbi presentati dai dirigenti scolastici. Come, ad esempio, come ci si deve comportare se c’è un bambino positivo al Covid e se, in conseguenza a tale positività, si assentano altri alunni.

L’epidemiologo fa anche un riferimento ai nuovi vaccini bivalenti, già stati autorizzati dall’Agenzia italiana del farmaco, quelli aggiornati contro le varianti BA.1, BA.4 e BA.5 di Omicron, attesi da molte persone e che possono ulteriormente rafforzare lo scudo anti-Covid della popolazione: "Non dipende da noi l’arrivo dei vaccini ma credo che non tarderanno molto. La speranza è che siano disponibili anche quelli contro l’influenza così, chi vuole, può fare entrambe le vaccinazioni".

 

 

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