Scuola: il liceo Fermi di Bologna occupato a sorpresa

Dopo il Minghetti e il Sabin ora tocca allo scientifico di via Mazzini. A guidare la protesta (anche notturna) è il collettivo Zero sigle. Il preside Buonomo: “Adesso cominciano i giorni di grande preoccupazione”- Gli insegnanti: “Convertire la forma di protesta scelta in autogestione o cogestione”

Dopo il Minghetti e il Sabin, a Bologna anche il liceo Fermi è stato occupato (FotoSchicchi)

Dopo il Minghetti e il Sabin, a Bologna anche il liceo Fermi è stato occupato (FotoSchicchi)

Bologna, 15 aprile 2024 – “E adesso cominciano i giorni di grande preoccupazione”. Allarga le braccia, Fulvio Buonomo preside del liceo Fermi occupato a sorpresa questa mattina. Stop alle lezioni, dunque, e occupazione anche di notte. A guidare la protesta il collettivo del Fermi. Zero sigle.

Striscione d’ordinanza appeso sulla facciata del liceo di via Mazzini e avviso sul sito già on line: “Si comunica che, in seguito all’occupazione, tutte le attività previste per la giornata di oggi, lunedì 15 aprile 2024, sono sospese, inclusi i ricevimenti genitori. Fanno eccezione i Glo già calendarizzati che si terranno regolarmente”.

Il comunicato degli insegnanti

"I docenti presenti a scuola nella giornata di lunedì 15 aprile – si legge nel comunicato degli insegnanti pubblicato nella pagina online del liceo di via Mazzini –, preso atto dell’azione di occupazione delle studentesse e degli studenti del liceo Fermi, si sono riuniti in Aula Magna e dopo un confronto in presenza del dirigente scolastico hanno incontrato i portavoce degli occupanti. Sentendosi in parte coinvolti nelle motivazioni ispiratrici del manifesto, propongono prima di tutto di convertire l’azione di occupazione in una forma di organizzazione e riflessione diversa, ovvero di autogestione o cogestione quanto prima. Le attuali modalità con cui gli studenti chiedono infatti la partecipazione degli insegnanti non possono essere accolte né trovare disponibilità e approvazione anche a livello formale; i docenti e il dirigente ribadiscono però la loro disponibilità a una discussione che avvenga in un contesto di legalità per poter giungere insieme a una visione congiunta, inedita, significativa ed efficace”.

La situazione negli altri licei della città

Dopo il Minghetti e il Sabin, ora è la volta del Fermi, ma ribolle anche il liceo Laura Bassi. “Occupiamo la nostra scuola – scrivono sul manifesto gli occupanti - mossi da un forte bisogno di essere ascoltati, di far sentire la nostra voce dentro e fuori le mura scolastiche di fronte ad un’istituzione che troppo spesso ci vuole silenziosi, sottomessi, omologati. La nostra occupazione vuole esprimere l’esigenza di nuove forme di didattica e di confronto, reclamando un nuovo modello scolastico e sociale che promuova la crescita dell’individuo”.

Quanto alla piattaforma, non c’è nessun motivo legato al liceo: critiche al sistema scolastico (rapporto prof-studenti, didattica, educazione civica, pcto e questione di genere) e critiche al sistema (investimenti sull’istruzione, guerra e repressione) i due grandi temi.

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