Scuole elementari Bologna, la beffa del sorteggio

Sarà la fortuna a decidere chi potrà avere il tempo pieno. La protesta dei genitori: ‘Un rito umiliante’

Il provveditore Giovanni Schiavone (FotoSchicchi)

Il provveditore Giovanni Schiavone (FotoSchicchi)

Bologna, 19 febbraio 2020 – "Il sorteggio è un rito umiliante". Valentina è la mamma di uno dei venti remigini in lizza per le 14 seggioline dell’elementare XXI Aprile dell’Istituto comprensivo 8. Oggi la dea bendata deciderà chi entra e chi, se lo vorrà, potrà essere dirottato all’elementare Bombicci. Stesso comprensivo, ma tempo scuola differente. Tempo pieno alle XXI Aprile nell’omonima via e modulo con rientri e cooperativa per le Bombicci di via Turati. Oltre al sorteggio, la beffa: i venti senza banco sono tutti di stradario; quindi avrebbero diritto di varcare quel portone. In teoria. Perché, in pratica, le XXI Aprile hanno solo 50 posti.

Meglio, per consolarsi, è andata ai dieci rimasti fuori dall’elementare Armandi Avogli, sempre del comprensivo 8: tutti fuori stradario e traslocati alle Bombicci; dove, con i sei fuori delle XXI Aprile, i dieci delle Armandi Avogli e qualche bimbo dei 40 che l’hanno scelta, si potrà far partire la terza prima classe. Passando al quartiere Savena, sono una ventina i remigini fuori dall’elementare don Marella smistati nelle scuole limitrofe.

Per i venti delle XXI Aprile, danno e beffa si tingono di giallo. Oltre a pubblicare la graduatoria degli esclusi un paio di volte "per errori – rivela mamma Giovanna –, alcuni genitori, proprio in queste ore, stanno presentando ricorsi a causa di inesattezze. Che valore avrà il sorteggio di domani (oggi, ndr)?" "Noi chiediamo il tempo pieno – ribatte Valentina –. Il modulo è tutto un altro modello di scuola che, oltretutto, viene scelto da meno genitori". Tempo pieno e modulo: il primo di 40 ore; il secondo di 27-30 con, a volte, due rientri pomeridiani e associazioni o cooperative a coprire gli altri pomeriggi. Le famiglie chiedono sempre più le 40 ore.

"Perché non trasformano la terza prima delle Bombicci da modulo a tempo pieno?", chiede la mamma. "Stiamo lavorando per rispondere alle esigenze di tutti – assicura la preside Tiziana Faiella –. L’ic 8 ha la capienza per accogliere tutti". Alle Bombicci "abbiamo aggiunto risorse-insegnanti portando una classe da 27 a 30 ore". Il che significa due rientri pomeridiani in quota al Miur e tre alla cooperativa a pagamento. L’anno scorso, ricorda il provveditore Giovanni Schiavone, "vennero autorizzati duemila maestri in più per il tempo pieno. Così accogliemmo tutte le richieste. Quest’anno, non siamo a conoscenza di un simile intento". E comunque, visto che le ore mancanti sarebbero circa una decina per questa prima classe, rispetto alle trenta già autorizzate, "non escludo che, in fase di organici, troveremo quelle ore".

Per Francesco Sassone, di Fratelli di Italia in Comune, "non è ammissibile che anche quest’anno molte famiglie debbano affidarsi alla dea bendata per fare entrare i propri figli nell’elementare da loro prescelta. Questo perché la giunta Merola, primo e secondo mandato, sull’edilizia scolastica, nonostante le promessa di cinque nuovi plessi per 1.800 alunni, ha prodotto il nulla. Mentre alle XXI Aprile si procederà al sorteggio, l’apertura del cantiere per la costruzione delle nuove Carracci, che potreb be dare una effettiva risposta alle esigenze di molte famiglie, è ancora un miraggio".

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