REDAZIONE BOLOGNA

Seggiovia, bocciato anche il secondo ricorso

Corno alle Scale: dopo avere respinto gli ambientalisti, il Tar nega l’annullamento dell’appalto chiesto dall’azienda che ha perduto la gara

Sciatori in località Polla, sulla neve del Corno alle Scale

Sciatori in località Polla, sulla neve del Corno alle Scale

Fuori due. Anche l’altro ricorso al Tar contro la nuova seggiovia Polla-Scaffaiolo al Corno alle Scale sfocia in una sentenza che non ferma l’iter di realizzazione dell’impianto. Dopo che il Tribunale amministrativo ha respinto il ricorso del comitato ’Un altro Appennino è possibile’, con una pronuncia favorevole alla Regione e al Comune di Lizzano in Belvedere che intendono costruire il nuovo impianto, ora viene respinto anche quello della ditta Leitner contro l’affidamento dei lavori per la seggiovia alla Ccm Finotello.

I giudici amministrativi hanno esaminato il ricorso il 4 dicembre e di ieri è la pubblicazione della sentenza che rigetta il ricorso di Leitner, una delle principali aziende nel settore degli impianti a fune. Ccm Finotello si era aggiudicata la gara dopo che un primo bando per affidare la progettazione e l’esecuzione dei lavori era andato deserto nel 2023. Al secondo tentativo, datato 9 aprile 2024, la gara per la nuova seggiovia quadriposto ad ammorsamento fisso Polla-Lago Scaffaiolo, in sostituzione della seggiovia quadriposto Direttissima e della sciovia Cupolino, da aggiudicare in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ha visto prevalere la Ccm.

"A quanto pare, non sono soltanto i pervicaci ambientalisti a contestare le pratiche amministrative che ruotano intorno allo scellerato progetto di questa nuova seggiovia. Ci auguriamo che anche il ricorso di Leitner contribuisca a rallentare l’inizio dei lavori e permetta a sindaci, assessori e sostenitori di cogliere l’occasione per fare marcia indietro", commentarono gli esponenti del comitato contro la seggiovia dopo aver saputo della impugnazione da parte dei Leitner. Ma il Tar rigetta il ricorso, condannandola a pagare 3.000 euro più altre spese al Comune di Lizzano, all’Unione dei Comuni dell’Appennino e a Ccm Finotello.

La gara per la progettazione e costruzione della nuova seggiovia partiva da un importo di sei milioni e 920.000 euro; Ccm ha vinto offrendone quattro e 808.000. Leitner si è opposta e chiesto di annullare vari atti di gara e contratti, con tanto di richiesta danni: ha contestato che nella proposta vincitrice mancassero alcuni elementi sui requisiti generali e alcuni documenti, nonché l’attribuzione dei punteggi dell’offerta tecnica e i costi di manodopera. Ma per i giudici amministrativi sia la ditta vincitrice che la commissione aggiudicatrice non hanno commesso errori o sbavature. Di qui il rigetto del ricorso di Leitner contro cui, almeno al momento, non risulta proposto un appello al Consiglio di Stato, come invece successo per il ricorso degli ambientalisti.