Siccità a Bologna: "Mai così secco in 60 anni". E a luglio caldo record

Nanni (Arpae): "Le precipitazioni medie da gennaio sono le più basse dal 1961". È l’anno con temperature più alte dopo il 2015

Bologna, 28 luglio 2022 - Non ha mai piovuto così poco. Almeno negli ultimi sessant’anni. "Fra il primo gennaio e il 20 luglio di quest’anno abbiamo registrato il valore più basso di precipitazioni medie dal 1961 a oggi", afferma Sandro Nanni, responsabile della Struttura idro-meteo-clima di Arpae.

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Il dato del grafico dell’Osservatorio clima di Arpae – che riporta i millimetri di pioggia "cumulati" giorno per giorno e li confronta anno per anno – è impietoso. Dal primo gennaio, in Emilia-Romagna, sono caduti soltanto 268,3 millimetri di pioggia.

Dal 1961, spiega Nanni, "solo quest’anno e nel 2017 il valore della precipitazione media cumulata è sceso sotto i 300 millimetri". Cinque anni fa – quando l’Isac-Cnr parlò di "anno più secco da due secoli" – si arrivò a 294,1: fatti i conti, il dato di quest’anno segna un -8,84% rispetto al record negativo del 2017.

Nel 2003, anno da tutti ricordato come molto secco, con tanto di fontane chiuse anche sulle Dolomiti, si arrivò a 311,9 millimetri(+16,4% sul 2022); in un’altra annata difficile, quella del 2000, caddero soltanto 301, 6 millimetri di pioggia, che sono pur sempre un +5,2% rispetto all’anno in corso.

Le previsioni danno possibili precipitazioni – di tipo temporalesco e rovesci – qua e là sul nostro territorio. Ma difficilmente porteranno benefici concreti all’agricoltura. Anche nell’eventualità di piogge intense, infatti, avverte Nanni, "il terreno secco non riesce ad assorbire l’acqua piovana, che... scivola via a causa del cosiddetto effetto ruscellamento".

Guardando invece gli anni più piovosi, il 2013 e il 2014 – con 657,6 e 673,8 millimetri – si sono avvicinati al record degli ultimi sessant’anni. Ci si arrivò nel 1972, quando la precipitazione media cumulata, fra gennaio e luglio, toccò i 676,4 millimetri.

Ma oltre alla scarsità di acqua, a creare gravi problemi all’agricoltura e forti disagi alle persone è anche il caldo. L’estate meteorologica attuale si configura infatti come una delle più calde di sempre.

"Sabato scorso – spiega ancora Nanni – è stato, per temperature massime raggiunte, il giorno più caldo mai registrato" nella nostra regione. In dodici stazioni di rilevamento in pianura "sono stati superati i 40 gradi, e in due di queste si è saliti oltre i 41".

A Bologna, la colonnina di mercurio si è... fermata a una massima di 38,9 gradi venerdì e 38,7 sabato. "Ma sabato scorso, sotto le Due Torri, abbiamo toccato il record della minima più alta di notte, con 28,1 gradi".

È il classico effetto "isola di calore", tipico dei centri urbani, dove si registrano fino a 3-4 gradi in più rispetto alle aree di pianura.

Le temperature registrate finora in regione nelle prime due decadi di luglio sono molto superiori alla norma. Si parla di circa 3 gradi in più per le massime giornaliere. Questo dato, calcola Nanni, "posiziona il 2022 al secondo posto fra gli anni più caldi dal 1961 a oggi, subito dopo il 2015".

 

 

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