Sos dell’elisoccorso: "Manca il verricello"

Lupi, responsabile del servizio: "Negata l’autorizzazione dalla Regione. Con l’argano potremmo raggiungere più velocemente i pazienti"

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Questa volta non riceve un Sos, ma lo lancia. È l’elisoccorso dell’ospedale Maggiore di Bologna, servizio nato nel 1986, il primo di quel tipo in Italia, che opera in tutta la provincia bolognese e nel resto della regione, e da sempre all’avanguardia nel trattamento dei pazienti con traumi. E l’Sos riguarda un’attrezzatura che manca per rendere ancora più efficace l’elisoccorso durante gli interventi. Vale a dire il verricello, cioè l’argano che consente di calare sia il medico che il soccorritore nei casi dove non sia possibile l’atterraggio.

"Attualmente – spiega il responsabile del servizio, Cristian Lupi – l’unico limite operativo è la mancanza della configurazione con il verricello. L’obiettivo è quello infatti di portare una équipe medica avanzata sempre e comunque sul paziente, anche quando l’elicottero non è in grado di atterrare nelle immediate vicinanze del paziente. Inoltre il verricello serve anche anche ad evacuare il ferito, se necessario. Questa configurazione è già diffusa da tempo in tutte le basi di elisoccorso italiane ad eccezione della Basilicata, della Sicilia e dell’Emilia Romagna…".

In sostanza, questa attrezzatura garantirebbe all’elisoccorso uno sviluppo operativo per quanto riguarda gli interventi speciali diurni e notturni per poter raggiungere rapidamente i pazienti in ogni tipo di luogo, urbano, extraurbano e impervio. "Per avere il verricello a bordo dell’elicottero – continua Lupi – è necessaria l’autorizzazione della Regione Emilia Romagna. L’autorizzazione, per quanto riguarda la redazione del capitolato che prevede la fornitura dei servizi, non è stata concessa in prima istanza. Ma è prevista come attività aggiuntiva, come per le altre basi. Siamo fiduciosi che in un futuro prossimo venga autorizzato questo servizio aggiuntivo, che per il momento non è stato previsto; come è già successo per altri servizi di altre basi".

Non si fa aspettare la risposta di Viale Aldo Moro: "La Regione Emilia Romagna – spiegano dagli uffici competenti – ha dato indicazioni alle aziende sanitarie, nella fattispecie all’Ausl di Bologna che è responsabile del contratto di gara del servizio di elisoccorso per tutto il territorio regionale, di attivare una nuova procedura di gara con l’obiettivo di rendere il servizio più aggiornato, sicuro e tempestivo. Tra le varie innovazioni, è prevista anche la possibilità di dotarsi di ulteriori elicotteri muniti di verricello. Va detto si dispone già di tale strumento a Pavullo, che finora ha garantito la copertura delle aree montane più impervie".

Non è finita: "La possibilità di dotarsi di ulteriori elicotteri con verricello – continua la Regione – è stata prevista dalla gara che si è conclusa qualche settimana fa. Occorrerà a questo punto attivare un percorso che preveda la formazione di personale specializzato, l’individuazione delle risorse e un piano di utilizzo che ne garantisca l’assoluta sicurezza. È ipotizzabile che a partire dal secondo semestre 2023 le nuove attrezzature saranno gradualmente disponibili".

Pier Luigi Trombetta

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