ROSALBA CARBUTTI
Cronaca

Soverini e il post-Bonaccini : "La Fabbrica del programma?. Prima delle idee serve il leader"

L’ex Prodi boy, vicino al Professore fin dai tempi del pullman, boccia l’impostazione di Lepore "Il modello venne ideato da Santagata nel 2005: si partì dall’autorevolezza di Romano".

Soverini e il post-Bonaccini : "La Fabbrica del programma?. Prima delle idee serve il leader"

Soverini e il post-Bonaccini : "La Fabbrica del programma?. Prima delle idee serve il leader"

"Senza una leadership chiara, chi porta le idee?". La provocazione è di Serse Soverini (foto), ex Prodi boy oggi segretario provinciale di Azione, che partecipò in prima linea alla grande stagione dell’Ulivo, dal pullman del Professore nel 1995 alla famosa Fabbrica del programma evocata in questi ultimi giorni in primis dal sindaco Matteo Lepore.

Lepore ha lanciato per le Regionali una Fabbrica del programma sul modello di quella prodiana. Che cosa ne pensa?

"Ero molto amico di Giulio Santagata che s’invento la ’Fabbrica’. Ricordo lo spirito, le serate a casa sua a idearla. La Fabbrica del programma è stato un modello importante, ma aveva una caratteristica fondamentale: un leader di riferimento, che era Romano Prodi. Sento dire da tanti, invece, che prima del leader vengono le idee, ma quello che pensò Santagata è all’opposto: senza un leader, garante di una coalizione, chi porta le idee alla Fabbrica?".

Quindi in Emilia-Romagna bisognerebbe individuare prima il candidato governatore (con o senza primarie) e poi lanciare la Fabbrica?

"Certo. Lo dico umilmente, senza nessuna pretesa. Ma ricordo come funzionò nel 2005: le idee ci arrivavano dalla società civile, dal terzo settore, dalle imprese, perché c’era l’autorevolezza di un leader. Nel dibattito che ho ascoltato finora, manca proprio il pilastro della Fabbrica. Le idee, del resto, sono come gli abiti: serve qualcuno che le sappia portare...".

Individuato il leader, come si costruisce il programma?

"La Fabbrica ulivista era il luogo del riformismo, dove si metteva in piedi il programma di governo. Per la Regione dovrebbe funzionare nello stesso modo: si sceglie il candidato del centrosinistra e, dopo, si ragiona del programma di governo per disegnare la Regione dei prossimi cinque anni".

Insomma, il metodo indicato da Lepore e da altri dopo di lui non la convince?

"Se citiamo la Fabbrica di Santagata no. Ma se si citano altre fabbriche...".

In verità anche Sandra Zampa, storica portavoce di Prodi, oggi senatrice Pd, ha puntato l’accento sulle idee...

"Sandra conosce bene la Fabbrica: credo volesse solo ricordare quanto sia importante il programma".

Seguendo il modello Santagata, quale potrebbe essere il profilo giusto per il post-Bonaccini in grado di edificare una Fabbrica del programma di marca ulivista?

"Non entro nel merito di alcuna candidatura. Ma credo che per la storia dell’Emilia-Romagna si debba puntare su una leadership che garantisca la tradizione riformista e innovatrice della nostra Regione. L’Emilia-Romagna, insomma, deve avere una leadership ambiziosa".

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