San Lazzaro, spray al peperoncino a scuola. Caccia al colpevole

Carabinieri al lavoro per risolvere il giallo dell’istituto superiore Mattei

Sul caso lavorano i carabinieri di San Lazzaro e il Radiomobile

Sul caso lavorano i carabinieri di San Lazzaro e il Radiomobile

San Lazzaro (Bologna), 30 maggio 2019 - Una dinamica ancora da chiarire. Mentre restano solo un sospetto i motivi del gesto – aver spruzzato uno spray urticante a scuola –, che per ora somiglia più a una pericolosa bravata che a un’azione aggressiva, rimane ufficialmente contro ignoti la segnalazione dei carabinieri di San Lazzaro e del Radiomobile, al lavoro per chiarire cosa sia successo martedì mattina all’istituto superiore Enrico Mattei di San Lazzaro.

Dove, durante l’intervallo, si è scatenato il caos. E i militari, agli ordini del maggiore Aniello Mattera, nonostante il sopralluogo che li ha portati a scandagliare tutto il primo piano della scuola superiore, non hanno ancora trovato la bomboletta spray da cui è stata spruzzata la sostanza urticante. Non è ancora stata neppure sporta denuncia, anche se non si esclude che questo avverrà in un secondo momento.

Tutto è successo durante l’intervallo, martedì: qualcuno ha spruzzato spray al peperoncino in grandi quantità – si presume addirittura una bomboletta intera – nel corridoio tra il bagno e un’aula al primo piano della scuola superiore e anche, a quanto pare, direttamente all’interno di una classe. Alle prime ricostruzioni non risulta però che lo spray sia stato spruzzato in faccia o addosso a qualcuno, ma soltanto diffuso nell’aria.

Tanto è bastato, in ogni caso: nel giro di pochi secondi infatti tutti gli studenti della classe accanto al bagno e anche alcuni di un’altra vicina hanno iniziato ad accusare i classici sintomi da contatto con una sostanza urticante, tra occhi rossi e lacrimanti, difficoltà a respirare e bruciore in tutto il corpo. Anche una professoressa e il preside Roberto Fiorini, accorso per capire cosa fosse successo, si sono sentiti male. Così come i sanitari del 118, contattati dal dirigente scolastico stesso, che una volta sul posto hanno iniziato a mostrare gli stessi sintomi degli studenti, probabilmente, più che per l’aria compromessa dalla sostanza urticante, per essere entrati a contatti con i vestiti impregnati dei ragazzini.

Tutti gli studenti sono stati mandati a casa; solo una quattordicenne è stata portata all’ospedale Sant’Orsola in codice di bassa gravità per accertamenti e poi dimessa senza prognosi poco dopo. I locali interessati sono stati temporaneamente chiusi in attesa delle operazioni di sanificazione della società incaricata delle pulizie, ma ieri le lezioni si sono svolte regolarmente, per i ragazzi, in altre aule solitamente riservate ad attività di stage.

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