Bologna, restyling Dall’Ara. Ora si tratta sulla concessione per 20 anni / FOTO

Oggi l’ad del club, Claudio Fenucci, in Comune per gli incontri tecnici. Il nodo dei cantieri che potrebbero durare 3 anni

Merola e Saputo dopo l’incontro del gennaio 2016

Merola e Saputo dopo l’incontro del gennaio 2016

Bologna, 24 luglio 2018 – E’ il gran giorno. Era il 21 gennaio 2016 quando il patron del Bologna Joey Saputo e il sindaco Merola presentarono il progetto di restyling del Dall’Ara in Soprintendenza. Fu il primo passo. Due anni e mezzo dopo, l’ad del Bologna Claudio Fenucci è pronto a entrare a Palazzo d’Accursio per presentare le carte e aprire il tavolo tecnico insieme all’amministrazione.

 

Tutto il quartiere verrà riqualificato
Tutto il quartiere verrà riqualificato

L’appuntamento è previsto per la mattinata e sarà l’inizio di un faccia a faccia dal quale non uscirà certo un verdetto. Non fosse altro perché il Bologna presenterà le modifiche al progetto dell’architetto Zavanella, con le tribune ridisegnate e avvicinate al campo dopo gli approfondimenti relativi all’antismica. Presenterà pure l’intenzione di di effettuare i lavori a lotti, per settori, per consentire alla squadra di giocare al Dall’Ara nel corso dei lavori: da discutere i tempi della cantierizzazione e dei lavori, che potrebbero durare fino a 3 anni. Questi sono alcuni degli aspetti da approfondire, insieme al museo e al ristorante che troveranno posto nell’area adiacente alla Curva Bulgarelli.

Ma l’appuntamento sarà fondamentale soprattutto perché le parti inizieranno ad affrontare il discorso relativo alla concessione temporale dello stadio al club. L’Udinese ha ottenuto la Dacia Arena per 99 anni. Il Bologna è orientato su una tempistica di molto inferiore: Comune e club ragioneranno sui 15-20 anni di concessione, perché i tempi sono legati al piano finanziario e il club rossoblù non intende impostarlo su date che vadano oltre: anche perché nel prossimi anni la legge sugli stadi potrebbe cambiare e un vincolo troppo lungo potrebbe risultare controproducente. La giornata non dovrebbe invece portare novità sul nodo dell’area compensativa dei Prati di Caprara. Salvo sorprese, Seci ed Ece si presenteranno in Comune nel prossimo futuro e in separata sede dal Bologna, che non sarà coinvolto nell’operazione della cittadella della moda, affare che però le frutterebbe 30 milioni necessari per i lavori, il cui costo complessivo è stimato intorno ai 70.

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