Bologna, perseguita e minaccia la ex: arrestato dopo 10 anni di violenze

Accade a San Pietro in Casale. La donna presa a pugni e colpita alla gola con un oggetto metallico davanti al figlio: 52enne finisce in carcere

In casa dell'uomo sono state trovate armi e manganelli

In casa dell'uomo sono state trovate armi e manganelli

San Pietro in Casale (Bologna), 5 settembre 2022 - Dieci anni di terrore, stalking, minacce e aggressioni finiti poco tempo fa, con l'arresto dello stalker, un 52enne italiano, per mano dei carabinieri della stazione di Malalbergo, sotto la guida del comandante Christian Giarnera, e dei carabinieri della Compagnia di Molinella, sotto la guida del capitano Otello Scolastico.

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I militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bologna, hanno arrestato l'uomo, indagato per atti persecutori e lesioni personali aggravate, in esecuzione di una misura cautelare in carcere del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna.

La vicenda inizia dieci anni fa, quando una 29enne rumena (adesso 39enne), decide di lasciare il compagno (con cui ha avuto un figlio), che invece di amarla, la picchia quotidianamente, procurandole delle ferite anche gravi. Come accaduto nel 2008 quando la giovane è stata ricoverata per la rottura di un arto e dimessa con 90 giorni di prognosi. Infastidito dalla decisione della convivente che non voleva più stare con lui, l’uomo ha iniziato a perseguitarla, diventando aggressivo e pericoloso, nonostante un divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa dell’Autorità Giudiziaria.

La situazione è degenerata la sera del 24 luglio scorso, quando la donna ha deciso di accompagnare il figlio (adesso 17enne) a casa del padre. 

Nonostante le precauzioni prese da parte della 39enne che ha fatto di tutto per evitare di entrare in contatto con l’uomo, il 52enne, alla vista della donna che si sta avvicinando alla guida dell’auto e col figlio seduto sul sedile di fianco, l'ha raggiunta a piedi sotto casa e dopo averla presa a pugni, l'ha colpita alla giugulare con un oggetto metallico appuntito non meglio identificato.

 La 39enne ha perso i sensi e si è risvegliata poco dopo a bordo di un’ambulanza allertata dal figlio in preda al panico alla vista della madre che perdeva copiosamente sangue. Medicata dai sanitari del 118, la donna viene dimessa con 7 giorni di prognosi.

Nella circostanza, i carabinieri sono andati a casa del 52enne e durante una perquisizione domiciliare hanno trovato un machete, una mazza da baseball, un coltello a serramanico, 14 munizioni calibro 12, una dose di cocaina e due bilancini di precisione. Il materiale rinvenuto è stato sequestrato. 

A quel punto, la Procura della Repubblica di Bologna, venuta a conoscenza dei fatti, ha chiesto l’applicazione della misura cautelare in carcere. La richiesta del P.M. è stata accolta in pieno dal G.I.P. del Tribunale di Bologna. 

Arrestato dai Carabinieri, il 52enne italiano è stato tradotto in carcere alla Dozza. 

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