Stuprata in stazione a Bologna, trovato e arrestato l'orco

La diciassettenne si era svegliata nuda in un vagone abbandonato. Preso un marocchino di 25 anni. La madre della vittima: "Che bella notizia"

Amine Dhabi, marocchino di 25 anni, arrestato per la violenza sessuale

Amine Dhabi, marocchino di 25 anni, arrestato per la violenza sessuale

Bologna, 30 marzo 2018 – Aveva convinto una ragazzina a seguirlo, con la scusa di aiutarla a trovare il cellulare che le avevano rubato. Anzi, che lui, Amine Dhabi, marocchino di 25 anni, le aveva rubato, per riuscire a farla allontanare dal gruppo di amici con cui si trovava e poter abusare di lei. Come poi aveva fatto, in un vagone abbandonato in una zona isolata della stazione.

Dove, la mattina dopo, la diciassettenne si era svegliata nuda e sotto choc. Aveva denunciato la violenza alla polizia e oggi la Squadra mobile ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Alberto Gamberini, su richiesta del pm Roberto Ceroni, per violenza sessuale su minore. I fatti erano avvenuti la notte tra il 2 e il 3 novembre scorsi e la ragazza, che stava passando la serata assieme ad alcuni amici in piazza Aldrovandi, aveva conosciuto Dhabi, che si trovava assieme a un altro magrebino.

Le indagini condotte dalle donne e dagli uomini della Sezione Reati contro la persona della Squadra mobile sono partite dall'interrogatorio dei vari testimoni che erano presenti quella sera in compagnia della ragazza; dalla visione di tutte le telecamere che potessero aver ripreso la coppia dalla piazza fino alla stazione centrale, e da una serie di attività tecniche che hanno consentito di individuare l’uomo e raccogliere elementi probatori che hanno consentito alla autorità giudiziaria di emettere il provvedimento restrittivo.

La violenza sessuale sulla diciassettenne aveva avuto anche una ripercussione mediatica, dopo il post pubblicato su Facebook da un sacerdote, don Lorenzo Guidotti, parroco di San Domenico Savio, che aveva criticato l’atteggiamento della ragazza, scrivendo «ti ubriachi da far schifo! Ma perché? E dopo la cavolata di ubriacarti con chi ti allontani? Con un magrebino? Notoriamente, soprattutto in piazza Verdi, veri gentleman». Il parroco si era poi scusato di avere usato toni così forti.

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"È la notizia più bella. L'ho attesa per mesi. Ora quell'uomo spero che capisca che non si può giocare col corpo di una ragazza", è il commento della mamma della ragazza 17enne violentata, contattata dall'Ansa. "Adesso spero che paghi per quello che ha fatto".

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