I Subsonica e la tragedia di Suviana: “Non si può uscire di casa per andare a lavorare e non tornare”

Il messaggio della band torinese durante il concerto all’Unipol Arena di Bologna, tra gli applausi dei presenti. Poi l’invito a partecipare allo sciopero generale indetto da Cgil e Uil per giovedì 11 aprile

Bologna, 11 aprile 2024 – "Non si può pensare di uscire di casa per andare a lavorare e non tornare”. E’ questo il forte e straziante messaggio che il leader dei Subsonica Max Casacci ha lanciato ieri sul palco dell’Unipol Arena.

I Subsonica in concerto all'Unipol Arena: l'appello per la sicurezza nei luoghi di lavoro (foto d'archivio)
I Subsonica in concerto all'Unipol Arena: l'appello per la sicurezza nei luoghi di lavoro (foto d'archivio)

La band ha ricordato la tragedia di Suviana durante il concerto, leggendo il comunicato della Cgil e Uil dell’Emilia-Romagna per la proclamazione dello sciopero nella giornata di giovedì 11 aprile. “A fronte della strage alla centrale idroelettrica di Bargi – questo il testo integrale letto dai Subsonica sul palco – la Cgil e la Uil dell’Emilia Romagna proclamano lo sciopero generale di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata lavorativa.Ci sarà la manifestazione cittadina giovedì 11 aprile 2024 alla quale seguirà il corteo cittadino. Perché non si può pensare di uscire di casa per andare a lavorare e non tornare”. 

Lo sciopero 

Lo sciopero generale è di 8 ore e ha coinvolto i settori pubblici e privati, anziché le quattro annunciate nei settori privati e trasporti annunciate negli scorsi giorni. Il corteo è partito questa mattina da piazza XX settembre per sfilare per tutto il centro fino a Piazza Maggiore. Grande affluenza per la manifestazione, che secondo i sindacati ha contato 15mila persone al grido di ‘Adesso basta’.

“Una strage da non ripetere, il lavoro non può diventare morte, ne vale la dignità delle persone e la fedeltà alla Costituzione”, è stato l’intervento del cardinale Matteo Maria Zuppi, nel suo intervento dedicato alla sicurezza sul lavoro e agli investimenti. 

Deciso anche il messaggio del segretario Cgil di Bologna Michele Bulgarelli: “Questi sono morti di appalto. Ancora oggi non abbiamo il quadro contrattuale completo e di che aziende erano dipendenti e con che contratto i feriti e i deceduti. Una situazione indegna, ancora una volta Bologna farà Bologna".

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