Superbonus Bologna, l’allarme dei sindacati: "Duemila posti di lavoro a rischio"

Mancini (Cgil) teme un taglio del 20%. Zignani (Uil): "Mezzo miliardo di danni per le imprese locali". Venulejo (Cisl): "Con il decreto del governo scoppia una bomba sociale. Ma sul 110% servono correttivi"

Un cartello per i lavori del superbonus

Un cartello per i lavori del superbonus

Bologna, 19 febbraio 2023 – Migliaia di imprese a rischio e tanti posti di lavoro in bilico. La fotografia è quella del mondo dell’edilizia dopo la scelta del governo di cambiare le regole dei bonus. Lo stop della cessione dei crediti, dello sconto in fattura e dell’acquisto dei crediti incagliati da parte degli enti locali, rischia di fermare il Superbonus e, con esso, il mercato.

Contestualmente a costruttori e artigiani, i sindacati sono già sulle barricate.

In prima fila c’è la Fillea Cgil che, a livello nazionale, è pronta allo sciopero generale. Paolo Mancini, segretario generale Fillea Cgil di Bologna, non fa sconti: "Quello del governo è un provvedimento sbagliato, con un effetto deflagrante sul settore, con la totale paralisi degli interventi di edilizia privata legati ai bonus in vigore e la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro nella nostra provincia".

Numeri impressionanti, secondo Fillea, tant’è che si calcolano 100mila lavoratori a rischio a livello nazionale e almeno 2mila sotto le Due Torri, su un totale di circa 14mila addetti del settore edile in città e provincia. In pratica, si rischia un ridimensionamento del 20% dei lavoratori nel nostro territorio. Da qui, anche a livello locale, Mancini annuncia che "nei prossimi giorni come Fillea Cgil proporremo a Feneal Uil e Filca Cisl di proclamare lo sciopero della categoria a livello locale in supporto di uno sciopero generale per chiedere che il provvedimento venga revocato". Ma se sull’ok allo sciopero Uil e Cisl restano alla finestra, la condanna del decreto dell’esecutivo è unanime.

“Parliamo di un impatto molto importante, di circa mezzo miliardo di euro per le aziende a livello locale. Questo significherà la perdita di tanti posti di lavoro...", tuona Giuliano Zignani, segretario generale della Uil Emilia-Romagna. Per questo, serve "una marcia indietro da parte del governo o famiglie e imprese finiranno sul lastrico. "Lo sciopero generale? Non siamo contrari, ma prima serve un percorso unitario a livello nazionale". Mauro Venulejo, segretario generale Filca Cisl Bologna ed Emilia-Romagna teme soprattutto per "le aziende più piccole, con pochi dipendenti. Si rischia una bomba sociale".

Una ’bomba’ di cui già erano arrivate avvisaglie: "Da tempo diversi lavoratori vengono nelle nostre sedi lamentando ritardi negli stipendi. Il nodo dei crediti incagliati, della mancanza di liquidità delle aziende è noto. Ora il settore rischia di implodere", spiega il numero uno locale degli edili Cisl. Che, però, apre a modifiche al Superbonus: "Deve garantire classi energetici e redditi più bassi, mettendo in campo possibilità di utilizzo di strumenti emergenziali. Non critichiamo la misura, ma come è stata utilizzata", conclude.

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