Tamponi Covid Bologna: anno nuovo, vecchia corsa. Rapidi a ruba e prezzi alle stelle

Il nostro test fra lunghe attese telefoniche e kit terminati. Code già alle 9 dalla farmacia comunale in Piazza Maggiore

Tutti in fila alla farmacia Comunale

Tutti in fila alla farmacia Comunale

Bologna, 2 gennaio 2022 - 2022: i sopravvissuti. Se non fosse la realtà di questi tempi, l’inizio del nuovo anno potrebbe riassumersi davvero nel titolo italianizzato della pellicola sci-fi ’Soylent Green’. Roba da sopravvissuti, roba da fantascienza. Di ’negativi’ che hanno appena passato il valico di Capodanno e ora vogliono valutare i danni. Non dei cenoni, per quelli c’è la bilancia, ma dei festeggiamenti e di quel momento in cui tutti un pochino abbiamo abbassato la guardia, sacrificandola sull’altare dell’augurarci a vicenda un buon anno nuovo. E poi? E poi c’è il conto, che di questi tempi da 2022 compare come una lineetta rossa nello spazio contrassegnato con T su di un tampone antigenico. Quello è il segnale che si è scatenato l’inferno.

IL NOSTRO TEST

Ma cosa significa oggi, all’alba del 2022, essere dei sopravvissuti? Per capirlo ci siamo calati nei panni di un Ulisse del ventunesimo secolo, protagonisti di un’Odissea che fa tappa non fra i mulinelli di Scilla e di Cariddi, bensì fra snervanti attese telefoniche, cartelli affissi all’esterno delle farmacie che recitano "i kit per i tamponi antigenici ’fai da te’ sono esauriti" e prezzi fino a 120 euro per un tampone molecolare con esito in lingua inglese, somministrato in un ambulatorio privato. E abbiamo imparato che la strada per Itaca, in questo caso per sapere se il Capodanno è stato ’negativo’ o ’positivo’, è davvero molto lunga.

LE CODE IN PIAZZA

Che il Covid abbia radicalmente cambiato le nostre abitudini è ormai una nuova abitudine. Eppure, fa comunque riflettere il fatto che il primo dell’anno ieri alle 9 di mattina fossero già decine e decine le persone in fila indiana disposte ordinatamente davanti alla farmacia Comunale in Palazzo D’Accursio. Un serpentone lungo fino alla Fontana del Nettuno, con appunto persone che anche a costo di una levataccia dopo la mezzanotte passata della sera prima hanno scelto di presentarsi in farmacia, per sapere se insieme alle centinaia di migliaia di nuovi positivi di questi giorni ci siano finiti anche loro.

TELEFONO BOLLENTE

Poi, c’è chi invece le forze per la levata del primo dell’anno non le ha e si rimette al telefono per contattare le farmacie di turno alla ricerca di un tampone antigenico, in loco o fai da te che sia. Come questo gruppo, cominciamo a comporre i numeri delle numerose farmacie della città che anche ieri hanno lavorato. Ma il refrain che ci ritroviamo ad ascoltare è uno soltanto: "Siamo momentaneamente occupati" e a seguire la musica per l’attesa. Attesa infinita. Anche di venti minuti per la farmacia comunale di Piazza Maggiore, dove nel frattempo fuori il flusso di persone con la stessa nostra richiesta è appunto costante. Proviamo allora con altre: la farmacia della Stazione di via Pietramellara, la Comunale di via Emilia Ponente, la Comunale San Donato. Stesso risultato. Linea occupata. A più riprese. Una marea di chiamate che non lasciano scampo a chi cerca una prenotazione per cui "il primo posto libero in agenda per un tampone rapido è il 10 gennaio", così dalla farmacia in via degli Orti.

PREZZI FOLLI

Vogliamo però a tutti i costi testare le conseguenze delle festività e ci buttiamo sul Web cercando una prenotazione fra i poliambulatori della città. Qui effettivamente la disponibilità è immediata. I prezzi? Meno accessibili. La media del listino dice nella maggior parte dei casi: 45 euro per un tampone antigenico rapido con referto in inglese; 35 euro invece se ci si accontenta del referto in lingua italiana. E poi a salire, 80 euro per un molecolare, 90 euro per un molecolare con referto in lingua inglese, 120 euro per il molecolare urgente e quindi con un tempo inferiore alle 24 ore. Negli altri casi, è questione di pochi giorni invece.

LA LUCE IN FONDO

AL TUNNEL

Tentiamo quindi la strada del tampone ’fai da te’, pur essendoci già imbattuti nella scarsa disponibilità da parte di diverse farmacie in provincia. Il centro di Bologna ci porta più fortuna e infine tocchiamo con mano la sabbia di Itaca. Alla farmacia Oberdan di via Altabella acquistiamo un tampone antigenico da fare in autonomia. "Prima si inserisce il tampone nella narice fino a quando non si avverte un po’ di resistenza, lo si ruota cinque volte e si ripete nell’altra narice", ci spiega nella farmacia Anna Marrè. "A questo punto, il tampone va immerso nel reagente e si debbono versare quattro gocce sul test. Una lineetta nello spazio C significa che il test è stato eseguito correttamente - conclude la farmacista -. Due lineette...", sappiamo bene cosa significhino. Eseguiamo. Negativo e Odissea conclusa. Sopravvissuti, appunto.

Ricevi l'informazione di qualità direttamente a casa tua con le nostre testate.

 

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro