Teatro Comunale Bologna, preso d'assalto il mercatino degli abiti di scena

Bologna, 23 febbraio 2019 - Oltre 400 abiti, circa 50 cappelli una folla che in paziente attesa sbirciava dalla grande vetrata che si affaccia su Piazza Verdi. Un sabato mattina di shopping inusuale. L’appuntamento era oggi alle 10 al Teatro Comunale per Opera Reborn seconda edizione (foto), l’iniziativa organizza in collaborazione con Confcommercio Ascom e Comune per riportare alla luce, e offrire alla città, gli abbigliamenti di scena delle opere più significative rappresentate al Teatro Comunale negli ultimi anni.

Gioielli di straordinaria artigianalità, prodotti di sartorie specializzate, con una incredibile qualità e attenzione a ogni singolo dettaglio, capaci di sedurre lo spettatore del teatro, anche quello delle ultime fila. Capi perfettamente conservati finalmente emersi dalle casse dove giacevano in qualche deposito del Comunale, esposti nel Foyer Respighi e nella Rotonda Gluck del Teatro e subito presi d’assalto, sia per la loro unicità, sia per i prezzi, a volte davvero competitivi.

Così bastavano solo 20 euro per portare a casa uno dei visionari cappelli creati dalla costumista Sylvie Martin-Hyszka per la Traviata diretta da Irina Brook nel 2005, mentre le eleganti cappe dell’Ascanio in Alba, con la regia di Michal Znaniecki, sempre del 2005, disegnate da Zofia de Ines, erano necessari circa 200 euro, Stessa cifra per le lunghe ‘mise’ che Santuzza Calì ha disegnato per La Molinara , con la regia di Walter Pagliaro nel 1996.

Un affare le giacche indossate nel 1998 dagli interpreti de Il Campiello, con la regia di Nanni Garella, cucite da Antonio Fiorentino. Per chi cercava un abito particolare per i 18 anni della propria figlia o un costume per il Carnevale imminente, Opera Reborn è stata la scelta ideale.