Un automobilista che controlla il telefonino (Foto Bove)
Bologna, 12 giugno 2018 - E’ la distrazione al volante, causata soprattutto dal cellulare, la causa principale per il boom di morti sulle strade in Emilia-Romagna. Nel 2017 sono stati ben 378, il 23,1% in più rispetto all'anno precedente: un incremento che arriva a sostanziale parità di incidenti (17.360 in regione nel 2017) e di feriti (23.496).
A scattare la fotografia ufficiosa degli incidenti nelle strade emiliano-romagnole, è l'assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaele Donini, che, nello snocciolare i dati, mette nel mirino la distrazione al volante. “Questa è l'impennata della distrazione - osserva -. E, a occhio, il 2018 non sta andando meglio”.
Secondo l'Istat, l'uso dello smartphone al volante procura il 25% dei morti sulle strade, “ma sappiamo che è un dato sottostimato - precisa Donini -. Secondo molte ricerche, è oltre l'80%. Noi siamo molto preoccupati perché il problema non si risolve senza cambiare il paradigma culturale. Come Regione abbiamo speso oltre 30 milioni di euro per eliminare i black point sulle strade, ma non c'è white point che tenga se chi guida non guarda la strada”.
Tuttavia, non c'è solo la sbadataggine da smartphone: in un anno in Emilia-Romagna vengono comminate ancora 16.000 multe per mancato uso delle cinture di sicurezza e del seggiolino per i bambini. Più della metà delle sanzioni, il 54% (circa 125.000) riguardano infrazioni dei limiti di velocità.
Per sensibilizzazione gli utenti della strada Regione e Anas hanno organizzato nell'ambito della loro campagna anti-distrazione un concerto spettacolo in piazza Maggiore, tra gli artisti anche Ron e Andrea Mingardi. In piazza ci sarà' l'arcivescovo Matteo Zuppi.
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro