Bologna, stavano per rapire un imprenditore. Arrestate 11 persone

Nel mirino un bolognese, già individuato il nascondiglio nel Milanese. "Volevano costringerlo a versare fino a 4 milioni di euro"

Due campani residenti a Reggio sono in cella

Due campani residenti a Reggio sono in cella

Bologna, 12 dicembre 2019 - Undici arresti. E' stata smantellata così una banda che voleva sequestrare un imprenditore bolognese: il piano è stato sventato dai carabinieri di Bologna e dalla Dda. Gli arrestati sono due reggiani di origine campana (uno dei due è autista di bus pubblici, con piccoli precedenti), due veronesi (fratello e sorella), un cittadino marocchino residente a Castelfranco Emilia nel Modenese, un imprenditore milanese e cinque residenti in provincia di Napoli che avrebbero dovuto compiere materialmente il rapimento.

Tutti sono accusati in concorso: avrebbero pianificato il sequestro a scopo di estorsione di un imprenditore quarantenne residente in centro a Bologna. Il giovane imprenditore è attivo nel settore informatico. Il gravisimo reato non sarebbe stato compiuto solo grazie all’azione tempestiva delle forze dell’ordine. 

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L'indagine dei carabinieri (video) è partita da una inchiesta per truffe informatiche della procura di Milano, che mesi fa aveva sequestrato alcuni conti correnti riconducibili a membri della banda. Da qui la necessità del gruppo di rientrare dei soldi 'persi', almeno 300mila euro. Secondo la ricostruzione investigativa, gli arrestati avevano già individuato un immobile a Milano in cui tenere nascosto l’imprenditore. Qui - hanno ricostruito i carabinieri - la banda voleva tenere segregato l'uomo per costringerlo a effettuare versamenti telematici su conti correnti esteri per somme che - secondo loro - avrebbero superato il milione e mezzo di euro fino ad arrivare al 4,5 milioni. I provvedimenti di fermo sono scattati martedì sera, al culmine di una attività investigativa che si è avvalsa anche di intercettazioni e pedinamenti.

La banda era già arrivata a indivuiduare l'abitazione dellì'imprenditore che vive parte dell'anno all'estero. L'avevano fotografato e, sulla base di queste imnmagini, avevano assoldato la manovalanza campana per fare 'il lavoro sporco'. "Erano persone pronte e tutto che avevano pianificato la loro azione del dettaglio", avvisa il comandante provinciale Pierluigi Solazzo (video). Per ieri mattina era stato fissato l'incontro a Milano nel corso del quale l'imprenditore avrebbe dovuto essere prelevato con la forza.

Ai membri della banda i militari hanno sequestrato, fascette, passamontagna, distintivi di guardie giurate, un manganello telescopico e anche una pistola elettrica, che doveva servire a torturare l'imprenditore per costringerlo a versare loro il denaro.

Inoltre, oggi, a Napoli e Modena, gli stessi reparti hanno arrestato sei persone per una rapina aggravata avvenuta in una sala slot di Modena, l'11 novembre scorso. Il provvedimento è stato emesso dal Gip di Bologna a carico di 6 individui, due dei quali sono nella lista degli arrestati per il tentato rapimento.

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