Tomesani: "In bici sulle vie che portano al mare"

Un libro-guida "attraverso la grande pianura": tre giorni adatti a tutti. La presentazione domani a ’Frida nel parco’. "Sarà una vera scoperta"

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di Benedetta Cucci

Circa 20 anni fa, dopo un brutto incidente in auto, il bolognese Roberto Tomesani, ha deciso di mollare le quattro ruote e di comprare una bicicletta. Da quel momento ha girato i dintorni della sua città e l’Italia, in lungo e in largo, arrivando a guidare ciclisti curiosi e vogliosi di pedalare in giro per Bologna. Dalle sue scorribande che partono da un punto A e arrivano a un punto Z, ma che in mezzo contengono tanti stop e storie, ha preso l’ispirazione per scrivere ’La via del mare e altre storie. Itinerari attraverso la grande pianura’ (Pendragon) che presenterà domani alle 19 a Frida nel Parco (alla Montagnola), dialogando con Antonella Tampellini e Enrico Fornaroli.

Tomesani, come ha pensato di organizzare il contenuto della sua guida?

"Mi sono trovato al centro di questo ’mondo ciclista’ con l’associazione Salvaiciclisti e sono stato il tramite per raccontare, attraverso il libro che non è una semplice guida, uno stile di vita in cui si spiega come arrivare in un posto e soprattutto quello che si scopre mentre si pedala. Ci sono tanti aneddoti, storie, consigli su dove dormire e mangiare, col mio stile ‘popolare’ che evita posti costosi. Poi certo, ci sono i percorsi attivati attraverso i qr-code, ma il libro è fatto per essere letto a casa, ti deve far venire voglia di andare...".

La prima storia è sul canale Navile.

"Parto da lì perché è dietro casa, ci andavo da piccolo con mio nonno e ho ricominciato a gironzolare qui attorno quando ho ripreso la bici, dopo l’incidente. Poi mi inoltro per altre strade in cui serve la bici perché sarebbero troppo lunghe da fare a piedi e in macchina non ci si passa. Un manuale di percorsi ‘fuori strada’ per persone che non si sentono pronte e che invece scopriranno come tutto sia semplice e non faticoso in bici".

La via del mare, da Bologna a Ravenna, dà il titolo a questi ‘racconti’. Che storie narra?

"E’ il mio giro preferito, di pianura, per tutti. L’abbiamo fatto anche coi bambini delle scuole elementari, come premio di fine scuola. E’ la storia del nostro passato, di come eravamo. Segue le vie d’acqua da qui fino al mare, passando per Malalbergo e Casalborsetti, entrando nelle pinete e si ripercorrono le vie che si facevano anticamente quando le strade non c’erano. Si può fare in tre giorni, fermandosi nei vari posti e alla fine sentirai di aver fatto un’impresa epica. Avrai incontrato gli aironi, i fenicotteri, avrai ascoltato la natura a un passo da casa nostra, entrerai nel Giurassico superiore delle valli di Campotto, che nelle notti di luna piena regalano un clangore di animali davvero suggestivo".

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