Castiglione dei Pepoli (Bologna), 22 giugno 2018 – Chiusi in piccole gabbie al buio, assediati dai loro stessi escrementi, a contendersi sospiri di aria irrespirabile (FOTO). Vivevano così i 60 uccelli salvati dalla polizia provinciale a Castiglione dei Pepoli, in un immobile non ultimato che è stato posto sotto sequestro. Il loro carceriere, un cacciatore, è stato denunciato per maltrattamento di animali.
Le vittime di questa vicenda sono uccelli da richiamo, utilizzati durante la stagione venatoria per attirare i loro simili. Intanto venivano tenuti in un vero e proprio lager, fatto di gabbiette le cui finestre erano state sigillate da teli di plastica che le oscuravano. Dentro, gli escrementi e la muffa rubavano aria e spazio ai volatili.
Gli agenti si sono subito resi conto delle pessime condizioni in cui versavano gli uccelli: ai più fortunati mancavano le piume, altri presentavano rotture del rachide del timoniere. In un secondo locale dello stabile la situazione era addirittura peggiore. Esemplari ciechi, tordi bottaccio e tordi sassello con le ali rotte o i becchi fratturati. A giudicare da come erano chiuse le stanze, quell'impietosa detenzione durava già da un po’.
Durante il controllo, che presto è diventato una perquisizione, sono stati sequestrati anche quindici rami di colla topicida, che veniva usata per catturare gli uccelli. Sotto sequestro, ovviamente, sono finiti pure gli animali, che sono stati salvati con il contributo dei veterinari dell’Ausl e del Centro di recupero Fauna selvatica di Monte Adone.
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