Bologna, uccise la moglie a Castelletto e tentò il suicidio. Processo al via

Il 77enne Mauro Bergonzoni aveva sparato alla donna e poi aveva rivolto l'arma verso di sé: lei era malata da tempo. La difesa: "Un atto d'amore"

L'intervento dei carabinieri

L'intervento dei carabinieri

Castel di Serravalle (Bologna), 27 aprile 2022 - Rosa "stava male, l'ho fatto per lei". Continuava a ripeterlo Mauro Bergonzoni, il 77enne che lo scorso 21 agosto, a Castello di Serravalle, uccise con due colpi di fucile la moglie 73enne, Maria Rosa Elmi, e poi tentò il suicidio sparandosi con la stessa arma. Lui è guarito dopo un lungo ricovero in ospedale, e da questa mattina sta affrontando il processo davanti alla Corte d'Assise di Bologna, presieduta dal giudice Pier Luigi Di Bari: l'accusa è omicidio aggravato.

Il video delle indagini

L'uomo, dopo un lungo ricovero in ospedale, si trova ora agli arresti domiciliari in una struttura. I carabinieri che indagarono sulla vicenda, coordinati dal pm Marco Forte, nella casa della coppia trovarono un biglietto nel quale i due annunciavano la volontà di farla finita insieme. La donna aveva infatti diversi problemi di salute.

Nell'udienza odierna la Corte ha disposto una consulenza tecnica d'ufficio per valutare le condizioni psichiche dell'uomo e poi ha aggiornato il processo al 4 luglio. "Il signor Bergonzoni - ha detto l'avvocata Eva Biscotti, che lo assiste - non può essere trattato alla stregua di altre persone che commettono questo tipo di reato. L'omicidio in questo caso è stato suggerito non dall'egoismo, ma al contrario dall'amore assoluto che legava questa coppia e avrebbe reso impossibile la vita dell'uno senza l'altra«, ha sottolineato l'avvocata dell'anziano.

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