CHIARA CARAVELLI
Cronaca

Ultima Generazione, convalidato l’arresto per tre attivisti dopo il blocco della tangenziale a Bologna

Due divieti di dimora in città e un obbligo di firma: questo quanto deciso dal giudice. Ai giovani che hanno trascorso la notte ai domiciliari sono stati riconosciuti i reati di violenza aggravata e danneggiamento, ma non l’interruzione di pubblico servizio

Bologna, 3 novembre 2023 - Due divieti di dimora in città e un obbligo di firma alla polizia giudiziaria. È quanto deciso questa mattina, dopo un’udienza in direttissima durata circa tre ore, dal giudice Francesca Zavaglia per tre dei dieci attivisti di Ultima Generazione che ieri hanno bloccato la tangenziale tra le uscite Fiera e via Stalingrado in direzione Casalecchio.

Ultima Generazione: il presidio davanti al tribunale (Foto Schicchi)
Ultima Generazione: il presidio davanti al tribunale (Foto Schicchi)

Ai giovani, che hanno trascorso la notte ai domiciliari, sono stati riconosciuti la violenza privata aggravata e il danneggiamento, ma non l’interruzione di pubblico servizio. Gli avvocati difensori Mimma Barbarello ed Elia De Caro hanno chiesto i termini a difesa e il processo è stato fissato per il 30 novembre.

Uscito dall’aula, De Caro ha spiegato che ai tre ragazzi, tutti poco più che ventenni, non è stato riconosciuto il ruolo di promotori dell’iniziativa di ieri mattina. Fuori dal tribunale ad attenderli un presidio di altri attivisti di Ultima Generazione per portare il loro sostegno ai tre giovani arrestati ieri dalla polizia.

I ragazzi di Ultima Generazione si sono seduti in terra, interrompendo il flusso del traffico in tangenziale. Due di solo hanno cementato le loro mani a terra. Chiedono un fondo da 20 miliardi “preventivo, permanente e partecipato, per riparare i danni subiti dai cittadini a causa degli eventi meteorologici estremi”. Foto Schicchi

“Certamente - le parole di una giovane partecipante al presidio - questa notizia ci sconvolge. Noi ci stiamo battendo per la democrazia, è perché crediamo nello stato di diritto che facciamo disobbedienza civile. Non possiamo continuare a fare finta di niente di fronte al cambiamento climatico e la crisi ecologica. Abbiamo bisogno che la popolazione sia messa in sicurezza e la risposta è quella di dare a una ricercatrice e due capi scout il divieto di risiedere a Bologna e l’obbligo di firma? Siamo criminali perché vogliamo che il Governo ci protegga?”

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