
I genitori di Irene Boruzzi con il sindaco all’inaugurazione della panchina
Una panchina bianca, con penellate di colore come fosse un arcobaleno e farfalle che sembrano spiccare il volo è stata posata a Castenaso: così il ricordo di Irene Boruzzi rimarrà indelebile in tutti coloro che transiteranno alla rotonda Zucchi di Castenaso. La Boruzzi è morta tragicamente, a soli 19 anni, in una nebbiosa e fredda serata del 12 novembre del 2020 dopo essere stata investita da un ubriaco. L’uomo, un 45enne bolognese, stava transitando alle 19.15, in via Frullo, all’altezza della rotonda Zucchi. Falciò Irene, mentre faceva jogging con il suo cane.
La rotonda, negli anni a venire, è sempre stata simbolicamente dedicata al ricordo di Irene, dapprima con un cerchio di piante colorate, poi con la posa della magnolia e ora con l’arrivo di questa emozionante e simbolica panchina. Questa è stata donata dallo storico panificio di Castenaso, Gazzetti e Tardini, i cui titolari sono parenti della 19enne.
Così, commossa, la madre di Irene all’inaugurazione, avvenuta a fine novembre: "Vorremmo esprimere la nostra riconoscenza alla comunità di Castenaso, al panificio ed a tutte le persone intervenute e non perché, grazie alla loro attenzione e sensibilità, sono riusciti, anche in occasione dell’inaugurazione della panchina, a trasmetterci il loro amore per Irene e la loro vicinanza a tutta la nostra famiglia. È una dimostrazione di quanto l’amore possa ’vincere’ sul dolore. L’amore per Irene ha, ancora una volta, avuto la capacità di radunare tante persone, il cui desiderio comune è quello di "non dimenticare".
Abbiamo deciso di decorare questa panchina con un bellissimo arcobaleno per dimostrare quanto la natura ci parli. Dopo una terribile tempesta c’è sempre la possibilità di tornare a rivivere il sereno, insegnandoci, nello stesso tempo, quanto la nostra vita sia preziosa e fragile. Sarebbe bello che le persone rallentassero il loro correre quotidiano. Magari seduti su una "panchina" potrebbero apprezzare diversamente ciò che hanno, ma che spesso, per fretta o disattenzione, non riescono a vedere. Ringraziamo nuovamente tutti, con un abbraccio fortissimo, per aver donato, ancora una volta, un sorriso ad Irene".
z.p.