UniBo Ingegneria, via alla costruzione di quattro nuovi edifici

Partiti i lavori nel comparto Bertalia-Lazzeretto, ecco cosa osptierà l'intervento da 45 milioni di euro

La posa della prima pietra al Lazzaretto (foto Schicchi)

La posa della prima pietra al Lazzaretto (foto Schicchi)

Bologna, 23 settembre 2020 - Su questa pietra, l’Alma Mater erigerà il nuovo insediamento nel comparto Bertalia-Lazzaretto. Sono partiti ufficialmente oggi, con la posa simbolica della prima pietra da parte del Rettore Francesco Ubertini e del delegato per l’edilizia e la sostenibilità ambientale Riccardo Gulli, i lavori per la realizzazione del nuovo insediamento universitario del Comparto Bertalia-Lazzaretto.

Il complesso, che sorgerà nell’area attigua alla sede della Scuola di Ingegneria di via Terracini, prevede la realizzazione di quattro edifici. Il primo ospiterà la nuova sede del dipartimento DICAM - Dipartimento di Ingegneria civile, chimica, ambientale e dei materiali - e la parte del dipartimento DiSA - Dipartimento di Scienze Aziendali - che afferisce al corso di laurea in Ingegneria Gestionale. Accanto a questo, verrà realizzato anche un edificio per la didattica con 20 aule e spazio mensa e due studentati con annessi servizi per una capienza residenziale complessiva di 382 studenti.

L’intervento prevede la costruzione di una superficie lorda complessiva di 36.000 mq, di cui 20.000 mq di superficie utile. Il costo complessivo dell’intervento ammonta a circa 45 milioni di euro e usufruisce di un cofinanziamento del Ministero dell’Università e della Ricerca di 18.5 milioni di euro e un finanziamento della Regione Emilia Romagna di 7 milioni. La durata dei lavori prevista è di 42 mesi.

"La realizzazione di questo nuovo insediamento fa parte del piano edilizio dell’Alma Mater 2016-21 - spiega UniBo - e rappresenta, insieme ai due altri grandi interventi in atto a Bologna, l’insediamento del Navile e la Torre Biomedica al Sant’Orsola, uno dei caposaldi del futuro sviluppo dell’Ateneo, sia in termini di un considerevole incremento quantitativo delle strutture, sia per la qualità offerta nell’ammodernamento delle dotazioni strumentali per la didattica e per la ricerca. Un investimento complessivo che supera la soglia dei 200 milioni di euro e che contribuirà a consolidare lo status dell’Alma Mater nel novero delle più prestigiose università del mondo".

f. z.

 

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