Vaccini Emilia Romagna, Venturi: "Corsa alla regolarizzazione"

L'assessore alla Sanità: "Contiamo che i numeri dei bambini non ammessi alla scuola dell'infanzia siano inferiori a quelli diffusi". E sul West Nile: "Siamo alla coda dell'epidemia"

Vaccinazione in una foto d'archivio Ansa

Vaccinazione in una foto d'archivio Ansa

Bologna, 17 settembre 2018 - Bimbi vaccinati a scuola: fa il punto l'assessore regionale alla Sanità dell'Emilia Romagna Sergio Venturi, che rivela come ci sia  stata nell'ultima settimana "una corsa alla regolarizzazione che ci fa sperare" che i numeri di bimbi non ammessi alla scuola d'infanzia perché non vaccinati siano "molto al di sotto di quelli che si leggono sui giornali". 

"Non sappiamo con precisione - ha detto a margine della conferenza stampa per la Race for the Cure - quanti sono rimasti fuori. Abbiamo l'anagrafe vaccinale, ma non quella dei bimbi che frequentano i servizi educativi. Alcuni hanno appuntamenti fra 10 giorni. Aspettiamo, ma dal giorno dopo non si entra più".

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"Ai genitori abbiamo dato quasi due anni di possibilità di formarsi, di prendere appuntamenti e di fare colloqui" per vaccinare i propri figli, ma "alla fine le decisioni si devono prendere nel rispetto di famiglie che in questi anni hanno fatto convintamente un gesto per i propri figli e un atto di responsabilità per altri che non possono vaccinarsi e non possono stare in nidi e materne dove ci sono bimbi che non vaccinati. La politica deve arrivare a una decisione". WEST NILE - L'assessore Venturi ha parlato anche dell'epidemia del virus West Nile che riguarda la nostra regione: "Siamo alla coda dell'epidemia  - dice -. Abbiamo ancora persone ricoverate in terapia intensiva da 20-25 giorni e speriamo di riuscire a guarirle, ma non è escluso che possa accadere che qualcuno di loro non ce la faccia".  

"Tutte le rilevazioni su animali e zanzare - prosegue - dimostrano una circolazione significativamente inferiore del virus. Domani ci sarà un incontro con province e comuni capoluogo di province perché vogliamo che ci sia un serrare le fila". Per l'anno prossimo, ribadisce l'assessore, "stanzieremo ulteriori risorse, risorse che già non sono poche. Però i Comuni che non fanno disinfestazioni saranno indicati perché lo dobbiamo ai cittadini". 

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