Bologna, vaccini contro il Covid: migliaia in scadenza

Tra città e provincia tanti i preparati che rischiano di andare al macero Pochissimi gli over 80 e i soggetti fragili che hanno fatto la quarta dose

Un’anziana mentre effettua la vaccinazione, ma molti non lo hanno fatto

Un’anziana mentre effettua la vaccinazione, ma molti non lo hanno fatto

Bologna, 7 giugno 2022 - Sono oltre 100 mila le dosi di vaccino anti Covid in regione, migliaia solo nel Bolognese, che rischiano di dover essere gettato in quanto scadute. Il termine ultimo di utilizzo dei sieri è agosto ma, al momento, nonostante gli appelli della Regione effettuati dall’assessore Raffaele Donini, al ministero della Salute, a tutto ieri non erano ancora arrivate risposte su come utilizzare tali vaccini.

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L’assessore aveva sollevato la questione prima della metà di maggio, in qualità non solo di assessore ma anche di coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni, in occasione della manifestazione Cosmofarma. "Le scorte ci sono anche in ragione della somministrazione della quarta dose. Queste scorte, in accordo con il governo, dovranno essere collocate in qualche modo nella migliore condizione prima che scadano. O impegnate nelle regioni che hanno numeri inferiori o in Paesi, come è già stato fatto in passato, in cui la vaccinazione non è certo al livello dell’Italia", aveva suggerito Donini. Ma nessuna indicazione è, al momento, arrivata dal Ministero.

Il grande numero di vaccini inutilizzato è anche determinato dal fatto che la somministrazione della quarta dose, non sta andando come sperato: la risposta è molto bassa. La quarta dose è destinata alle persone che hanno più di 80 anni, a tutti gli ospiti delle case di riposo e a tutta la fascia di popolazione dai 60 ai 79 anni considerata fragile, quindi con patologie che possono mettere in serio pericolo la vita nel caso di infezione da Covid. L’Azienda Usl di Bologna, fra il 31 maggio e il primo giugno, ha inoltrato qualcosa come 10mila messaggi sul telefono per ricordare a queste persone che è possibile effettuare la quarta dose di vaccino.

Ma nella prima settimana di giugno, quando cioè tutti gli sms erano stati inviati, a Bologna e provincia si è visto un aumento di vaccinazioni di circa 200 unità rispetto a quella che è stata la media delle settimane precedenti. E non è nemmeno detto che queste 200 vaccinazioni siano il frutto dell’attività di invio dei messaggi: l’Ausl sta analizzando i dati. Sicuramente l’arrivo della stagione calda con il relativo calo dei contagi sta facendo rallentare la volontà di effettuare l’immunizzazione. Anche se il virus non è affatto scomparso e resta l’incognita autunnale determinata dalle possibili varianti. Intanto i nuovi contagi da Covid, comunicati ieri, a Bologna e Provincia sono stati 182. Non si registra nessun decesso e questo già da diversi giorni, mentre nelle terapie intensive i numeri restano ricoverate tredici persone.

 

 

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