La frana di Ripoli Santa Maria Maddalena, frazione di San Benedetto Val di Sambro, non è più attiva e si va verso la declassificazione ‘quiescente’, com’era prima dei lavori per realizzare l’autostrada Variante di Valico. In ogni caso è stato prolungato di altri tre anni il monitoraggio del versante, fino al 31 dicembre 2024.
Lo riferisce il Comune di San Benedetto Val di Sambro che ha approvato in Consiglio comunale l’accordo operativo con Regione Emilia-Romagna e Società Autostrade per il proseguimento dei controlli, fino a dieci anni ‘post operam’ e sempre a carico di Autostrade. Parallelamente la Regione, considerate le attuali condizioni di stabilità, si impegna a riclassificare il movimento franoso che interessò l’area come "quiescente".
La frana si riattivò in concomitanza agli scavi della nuova autostrada A1 (oggi Direttissima) che nel 2011 portò allo sgombero di alcuni edifici ritenuti pericolanti, nel novembre, sempre del 2011, ricorda il Comune, fu sottoscritto un protocollo operativo che impose ad Autostrade il monitoraggio puntuale della frazione al fine di garantire la sicurezza segnalando per tempo eventuali movimenti anomali e l’indennizzo dei proprietari immobiliari per i danni subiti dai fabbricati.
"È un risultato importante per il nostro Comune e soprattutto gli abitanti di Ripoli – sottolinea il sindaco di San benedetto, Alessandro Santoni –. Leggere dalla documentazione ufficiale che le rilevazioni fatte in questi anni hanno consentito di definire quell’area ‘non più frana attiva’ ci fa tutti contenti, e ancor di più contribuirà al processo di valorizzazione della frazione tuttora in atto, processo che è partito da anni e che a breve vedrà l’inaugurazione dei primi interventi, e che trova in questo momento una importante base su cui ripartire con grande entusiasmo e senso di comunità.
Su Ripoli –continua il primo cittadino – la mia posizione e il mio impegno sono sempre stati chiari: cambiare l’approccio e la posizione del Comune rispetto agli anni precedenti al fine di garantire la sicurezza, il rapido risarcimento in favore di coloro che avevano subito danni ed avviare una serie di interventi di valorizzazione. Oggi – conclude Santoni – posso dire che questi obiettivi sono stati raggiunti: ogni proprietario è stato indennizzato, il versante è tornato in condizioni di sicurezza e verrà monitorato ancora per tanti anni, e gli interventi di valorizzazione sono tuttora in corso anche grazie a nuove ed ulteriori risorse che in questi anni come Amministrazione siamo stati capaci di recuperare".